Brindisi, 01/11/2007

Carbone-Agricoltura, Mennitti: "le iniziative da assumere"

“Con tutta l'attenzione che dedico ai suoi contributi – ha dichiarato il Sindaco Domenico Mennitti – non vorrei che Ferrarese si fosse fatta l'idea che nel corso di quattro mesi siamo stati tutti ad attendere una illuminazione per risolvere i problemi provocati dalla ordinanza con cui ho vietato la raccolta dei prodotti agricoli nella fascia di terreno sottostante il nastro trasportatore dell'Enel.
La mia decisione è scaturita da una serie di documentate indagini, dalle quali è emerso il sospetto che quei prodotti potessero entrare nella catena alimentare e provocare danni alle persone e, secondo una valutazione della Asl, addirittura agli animali”.

“Ora le iniziative da assumere sono le seguenti – ha continuato il Sindaco – ed assumono rilevanza in due direzioni: la prima è quella di accertare tutti gli elementi al fine di far perdere all'ordinanza la sua caratteristica provvisoria. Bisogna cioè completare il piano-stralcio, già approvato dal Ministero dell'Ambiente e trasmesso al Comune perché assumessi i provvedimenti di mia competenza, con la redazione del piano di analisi del rischio. Sapremo così se gli inquinanti riscontrati nel terreno si sono trasferiti nei frutti. Dalle risultanze di queste ricerche dipenderà il destino dell'ordinanza che vieta il raccolto. Segnalo che questo compito non investe il Comune, ma chiama in causa il commissario straordinario per l'emergenza ambientale in Puglia, figura che coincide con quella del presidente della Regione.
Il Comune ha convocato due conferenze di servizi, ottenendo assicurazioni ma non previsioni ragionevoli sui tempi. Per questa ragione abbiamo ufficialmente chiesto alla Regione, che ha valutato a più riprese quanto è accaduto, di essere presenti all'incontro che sembra fissato per il prossimo giorno 12 al fine di evitare circolazione di notizie indirette. Io ho emesso l'ordinanza ed io sono responsabile degli effetti che essa produce”.

“ La seconda direzione – ha precisato Mennitti – riguarda il cosiddetto ristoro da corrispondere agli agricoltori danneggiati, che però potrà essere definitivamente quantificato solo quando l'ordinanza cesserà di produrre effetti. Nel frattempo, per le sue specifiche competenze, è stato investito l'assessorato all'agricoltura della Regione che sta valutando varie ipotesi e si è impegnato a fornire adeguate risposte. Una volta fronteggiate queste emergenze, sarà necessario accertare le responsabilità dell'inquinamento, alla quali l'ordinanza non fa alcun cenno, perché gli accertamenti sono ancora da effettuare. In questo quadro si è inserito il ricorso presentato dall'Enel al TAR di Lecce, sulla cui ammissibilità ho rappresentato qualche perplessità e che ho indicato come la coda di paglia dell'ente elettrico che, forse, teme di essere indicato come il responsabile dell'inquinamento e in questa previsione ha ritenuto utile mettere le mani avanti” “Concludo precisando che non sono mancati né i tavoli di discussione e neppure la disponibilità a frequentarli: è mancata la capacità di comprendere che problemi di questa portata non si possono affrontare con il passo della lumaca.
Qualcuno avrà persino valutato che i trattori sono schierati sotto il Palazzo municipale e difficilmente potranno azzardare di trasferirsi in altre città. Ma il tempo dello scaricabarile è consumato ed è inevitabile che ognuno assuma le responsabilità proprie. I tavoli dove la vertenza va posta e risolta sono individuati ed al lavoro: aprirne altri non avrebbe senso”.

COMUNICATO STAMPA AMM.NE COMUNALE DI BRINDISI

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