Brindisi, 13/11/2007
Centro anziani: Gianfreda e Scoditti (PRC) chiedono chiarezza
Luigi Gianfreda e Fabrizio Scoditti, del Gruppo Consiliare
Partito della Rifondazione Comunista al Comune di Brindisi hanno presentato un'interrogazione a risposta scritta al Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti ed all'Assessore ai Servizi sociali Cesare Mevoli, avente ad oggetto il Centro anziani del capoluogo di Provincia.
Di seguito il testo integrale dell'atto consiliare:
Premesso che:
• Nell'ambito del progetto di interesse pubblico presentato dalla Società “ANNALISA”, approvato dal consiglio comunale, per la realizzazione di alloggi sociali sperimentali, di cui parte riservati a giovani coppie ed anziani, la stessa Società si impegnava, con uno specifico accordo di programma, a realizzare e cedere gratuitamente all'Amministrazione comunale un immobile da destinarsi ad attività socio-culturali;
• l'Amministrazione, all'atto della sottoscrizione dell'accordo di programma, aveva previsto di utilizzare detto immobile per la realizzazione di una biblioteca multimediale e che successivamente, a causa della inibizione all'uso della struttura comunale di Via Provinciale S.Vito, riservata agli usi ed all'attività del centro sociale anziani, decise di destinarlo quale sede del citato centro;
• come risulta da numerosi articoli di stampa, dai quali stante le dichiarazioni dell'Assessore alle politiche sociali, la struttura (vedasi articolo del QUOTIDIANO di Brindisi del 14-12-2006, che per comodità di consultazione si allega in copia alla presente), sarebbe dovuta essere operativa già dai primi mesi del 2007, tanto che risultavano mancanti solo gli arredi necessari all'attività del centro (“ai primi mesi di gennaio potremo fare acquisti di poltroncine, sedie, impianto stereo e quanto altro serve”- questa l'affermazione dell'Assessore Mevoli);
• solo pochi anni prima, per arredare il centro di Via Provinciale S.Vito, furono spesi circa 150 milioni delle vecchie lire, tanto che si pensava, per stessa ammissione dell'Assessore al ramo, che parte di questo materiale potesse essere ancora utilizzato , trasferendolo al nuovo centro di Bozzano;
• alla data odierna gli anziani non hanno ancora preso possesso del centro loro destinato, anche perché a causa della mancata consegna, che doveva avvenire in tempi brevi, l'immobile di che trattasi è stato vandalizzato da ignoti, arrecando danni di entità consistente.
Per quanto sopra, i sottonotati Consiglieri interrogano le SS.LL. e chiedono di conoscere:
- le motivazioni per le quali non è stato consegnato nei tempi previsti l'immobile, atteso che, come si è detto innanzi, erano necessari esclusivamente le strutture mobiliari;
- eventuali responsabilità soggettive in capo a funzionari e/o dirigenti del settore e se l'Assessore o la Giunta ha ufficialmente dato indirizzo e mandato all'ufficio preposto per definire la questione (acquisto arredi, apertura del centro) e se si, quali i tempi assegnati;
- se, trascorso un anno dal momento in cui si affermò che era necessario l'acquisto degli arredi, è stata già avviata la procedura di acquisto o se sono stati già acquistati;
- in quanto tempo codesta Amministrazione intende definire una questione che è diventata annosa.
COMUNICATO STAMPA PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA |