Brindisi, 15/11/2007

L'UDS per la giornata di Mobilitazione sul Diritto allo Studio

Sabato 17 Novembre, l'Unione degli Studenti sarà parte attiva della giornata Mondiale di Mobilitazione Studentesca sul Diritto allo Studio.
In provincia di Brindisi sono state programmate tre manifestazioni:
- a Brindisi ore 9.00 raduno in piazza Crispi (la Stazione) partirà un corteo e alle 11.00 a Piazza vittoria ci sarà un concerto con gruppi studenteschi e una Dance Hall;
- a Ceglie ore 9.00 raduno in via Oviedo partirà un corteo studentesco;
- ad Oria ore 8.30 raduno davanti al Municipio anche da li partirà un corteo studentesco.

In questa giornata non ci saranno mobilitazioni solamente in provincia ma anche nel resto d'Italia (Roma, Bari, Lecce, Milano, Torino, in più di 50 città) e nel resto del mondo (Francia, Kenya, Spagna, Uruguay, ecc) poichè il 27 Gennaio scorso è stata firmato un appello internazionale dalle maggiori associazioni studentesche del mondo per rilanciare la necessità globare del LIBERO ACCESSO AI SAPERI.

L'APPELLO INTERNAZIONALE ALLA MOBILITAZIONE
Durante il World Social Forum di Nairobi le organizzazioni studentesche si riuniscono nell’assenblea studentesca mondiale. In questa occasione si vuole rilanciare una rete globale sulla base di una piattaforma politica condivisa da declinare sin da subito nei propri paesi provenienza.
Questa dichiarazione e scritta coerentemente ai principi della dichiarazione dei diritti umani e dei diritti dei bambini delle Nazioni Unite.
In particolare crediamo che il diritto all’educazione non possa essere separato dai diritti fondamentali come il diritto alla salute e alla casa.
Le studentesse e gli studenti di tutto il mondo si battono e si batteranno per:

- Il libero accesso a tutti i percorsi formativi dall’istruzione primaria a quella superiore.
Questi devono essere laici, plurali e pubblici. Siamo fortemente contrari all’agenda neoliberista che prevede la privatizzazione dei canali formativi o la loro commercializzazione tramite i GATS o comunque qualsiasi direttiva trasnazionale. I curricula devono prepararci alla cittadinanza globale e l’educazione che riceviamo, strutturata lungo tutto l’arco della nostra vita, deve anche permetterci di realizzare il nostro potenziale e non soltanto prepararci al mercato del lavoro. Ogni percorso formativo deve dare pari opportunita’ di accesso al mercato del lavoro;

- Il libero accesso alla conoscenza e la libera condivisione dei saperi in quanto per loro natura costituiscono un patrimonio collettivo. Chiediamo quindi che siano riformate le legislazioni sulla proprieta intellettuale, promuovendo l’uso delle Creative Commons e del copyleft;

- L’autonomia sociale dei soggetti in formazione e quindi la loro emancipazione dalle logiche di mercato. Crediamo debbano essere garantite a tutti forme di assistenza sociale come borse di studio o comunque forme di agevolazione economica per l’accesso a tutti i servizi culturali. Chiediamo in particular modo che sia garantito a tutte le studentesse e gli studenti l’accesso al credito o comunque un reddito in chiave formativa al fine di emanciparsi dalla propria condizione socio economica di provenienza;

- Il diritto all’istruzione per chi vive in luoghi martoriati dalla guerra o in aree afflitte dalla mafia e dalla criminalita organizzata e dal terrorismo, in particolare quello di stato. Abiuriamo la Guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali e per raggiungere la pace e la democrazia. Siamo convinti che l’istruzione e il miglior mezzo per combattere la guerra e costruire un mondo di pace. Crediamo debbano essere combattuti tutti gli imperialismi tramite l’autodeterminazione dei popoli e delle culture e lo sviluppo della progettualita’ e dell’economia locale;

- Il diritto alla mobilita delle persone e delle idée. Vogliamo, infatti, convertire lo spazio di libero mercato in uno spazio di libera circolazione per gli individui e di libera condivisione dei saperi. I fratelli e le sorelle migranti devono avere il diritto ad una adeguata assistenza sociale dallo stato ospitante garantendo ad esso tutti i diritti di cittadinanza. Crediamo quindi che l’interculturalita sia valore aggiunto alla formazione dell individuo e che debba essere valorizzata dove cio non avviene ad esempio introducendo facilitazioni e gratuita’ per i visti ed accelerando l’armonizzazione e il riconoscimento dei titoli di studio tra i diversi stati;

- Il diritto di tutte le studentesse e gli studenti ad avere i propri diritti riconosciuti per legge e ad essere rappresentati. Dobbiamo lottare per una cittadinanza studentesca mondiale: una carta dei diritti riconosciuta da tutte le legislazioni del mondo e dalla organizzazioni internazionali. Costruiremo anche una rete internazionale per fornire aiuto e supporto a tutti gli studenti a cui non sono garantiti diritti o comunque sono violati.
Chiediamo che sia avviato da subito un percorso di armonizzazione dei sistemi di rappresentanza studentesca e che ne sia costituito uno a livello mondiale che sia in grado di interlocuire con le organizzazioni internazionali;
- Convochiamo tutti gli studenti e le studentesse del mondo a mobilitarsi per l’International Student Day of Action il prossimo 17 Novembre 2007. D’altra parte tutte le studentesse e gli studenti si dovranno impegnare ogni giorno da oggi a lottare in ogni dove per concretizzare i punti di questa dichiarazione.- l'appello internazionale, che spiega le motivazioni internazionali;

LA PIATTAFORMA LOCALE

Il movimento studentesco mondiale scenderà compatto anche quest’anno nelle piazze di tutto il Mondo per rivendicare, ancora una volta, LIBERO ACCESSO AI SAPERI, REDDITO PER I SOGGETTI IN FORMAZIONE e una LEGGE NAZIONALE SUL DIRITTO ALLO STUDIO, così come è stato sottoscritto al World Social Forum di Nairobi lo scorso Gennaio.
Siamo stufi che ogni volta che vengono proposte delle modifiche al sistema scolastico ci vengano sempre posti dei problemi di carattere economico e politico, ciò significa, infatti, che questi politicanti che governano i vari livelli territoriali non hanno ancora capito che LA SCUOLA E’ UN PUNTO CARDINE PER LO SVILUPPO DEL PAESE.

A questa giornata hanno aderito la maggior parte delle scuole di Brindisi e provincia con le seguenti rivendicazioni:
- Agonistinelli (Ceglie Messapica): problemi di edilizia (muri portanti con crepe, cortile con fossi, muri di cartongesso) e per assurdi provvedimenti regolamentari (le assenze per manifestazioni valgono doppio);
- Calamo (Ostuni): pulman degli studenti pendolari sovraffollati e mancanza di fondi per i progetti studenteschi;
- Ferdinando (Mesagne): mancanza di strutture per ragazzi disabili, porte dei servizi igenici rotte e porte d’emergenza murate;
- Fermi (Brindisi): inaccettabili comportamenti del dirigente scolastico, mancanza di laboratori e sovraffollamento di studenti nell’edificio;
- Giorgi (Brindisi): gli studenti di meccanica e termotecnica chiedono una manutenzione dei macchinari dei laboratori di tubisteria, saldatura (impianto di aereazione non a norma) e officina poichè sono malfunzionanti e questa situazione impedisce agli studenti una formazione completa dal punto di vista pratico;
- Lilla (Francavilla): trasporti scadenti e assenza di un’aula magna dove poter effettuare le assemblee d’istituto;
- Lilla (Oria): assurdi provvedimenti regolamentari (assenze collettive per le manifestazioni comportano una riduzione dei giorni di attività extrascolastiche o parascolastiche);
- Majorana (Brindisi): presenza di laboratori ai piani bassi della scuola e porte delle scale antincendio non funzionanati;
- Marzolla (Brindisi): mancanza di fondi per le attività studentesche;
- Monnet (Brindisi): minacce di provvedimenti disciplinari se gli studenti manifestano e abuso di potere da parte della componente non studentesca;
- Monticelli (Brindisi): rimozione dal POF del viaggio di istruzione a causa della tentata occupazione ad Ottobre;
- Palombo (Brindisi): rimozione ILLEGALE dell’assemblea d’istituto di Novembre e servizi igienici fatiscenti;
- Pepe (Ostuni): problemi di edilizia (muri con crepe) e pulman degli studenti pendolari sovraffollati;
- Punzi (Cisternino): mancanza di fondi per attività scolastiche;
- Simone (Brindisi): struttura fatiscente e pericolante.

Da tutte queste rivendicazioni si evince che le nostre scuole non sono sicure, efficienti, vivibili né facilmente raggiungibili. Gli enti locali e la cittadinanza tutta non può più ignorare questi problemi che vanno ad incidere nella formazione degli studenti, quindi nello sviluppo del nostro territorio.

Il 17 Novembre gli studenti di tutta la provincia di Brindisi scenderanno in piazza, insieme a tutte le altre città d’Italia e del Mondo, per affermare le vere difficoltà della scuola italiana, difficoltà che non possono essere più coperte da chi non vuole investire nella formazione scolastica, da chi non vuole dare gli strumenti ai futuri cittadini per pensare con la propria testa.

I cortei nel territori Brindisino saranno:
- Brindisi: ore 9.00 piazza Crispi (la stazione) - Ceglie: ore 9.00 via ovido
- Oria: ore 8.30 dal municipio

Manifestare non è un nostro diritto, è un nostro dovere!

COMUNICATO STAMPA UNIONE DEGLI STUDENTI BRINDISI