Brindisi, 16/11/2007

Un ponte fra Brindisi e la Turchia: svolta la seconda giornata dell'incontro

La ricerca applicata al settore dei trasporti e della mobilità, l’esigenza di una ripresa dei collegamenti marittimi tra Turchia e Brindisi, le politiche energetiche a confronto, e le politiche istituzionali per la cooperazione internazionale della Provincia di Brindisi e della Regione Puglia, sono stati i temi al centro dei lavori odierni del convegno organizzato da Cittadella della Ricerca. Hanno partecipato ai lavori, oltre alla delegazione ospite, il vice presidente della giunta regionale, Sandro Frisullo, il vice presidente ed il capo di gabinetto della Provincia di Brindisi, Damiano Franco e Giuseppe Acierno, l’assessore provinciale ed il responsabile delle politiche comunitarie dell’ente, Lorenzo Cirasino e Giovanni Antelmi, il presidente della Camera di Commercio, Giovanni Brigante, il presidente della Stp, Onofrio Cretì, il presidente dell’Associazione agenti marittimi di Brindisi, Franco Aversa.

Luigi Barone, direttore del Consorzio Cetma, ha illustrato l’attività di ricerca nel settore dei trasporti, che va dai materiali, alla simulazione, alla mobilità, alla logistica, con un impiego di 7,5 milioni di euro in progetti tra il 2002 ed il 2006, e con una previsione di investimento di 10 milioni tra il 2007 ed il 2010. Il portafoglio ordini del 2007-2008 è di 2 milioni di euro. I ricavi per vendite di servizi e consulenze ammontano a 6 milioni di euro. Progetti in corso: Ecobach, software per l’impiego a chiamata dei mezzi di trasporto urbano, che si sta modificando per l’applicazione al comparto merci; Sigma Tau, informatica applicata alla mobilità urbana, per fornire dati all’urbanista sui percorsi ottimali e sugli impatti ambientali; materiali per vettori di trasporto più performanti, ma più sicuri ed economici; materiali compositi per cantieri stradali, che favoriscono la diagnostica di buona esecuzione; fibre automonitoranti della tenuta delle strutture; materiali ceramici avanzati assieme ad Enea.

Marco Vittori, dell’Enea, ha spiegato come l’attività dell’ente a Brindisi sia focalizzata su scienza e tecnologia dei materiali, con attrezzature e competenze (il Certem) sulla diagnostica che non hanno paragoni in Italia. Nel campo dei trasporti, l’Enea sta lavorando per aumentare la resa dei motori aeronautici alle alte temperature, con l’applicazione di palette ceramiche alle turbine; per sviluppare materiali leggeri destinati ad applicazioni strutturali (come il nano carbonio); per lo sviluppo di sensori inglobati in materiali polimerici.

Giovanni Antelmi, responsabile delle Politiche comunitarie della Provincia, ha spiegato come in questi tre anni sia stato impresso un forte impulso alla collaborazione transfrontaliera, con 26 progetti per 35 milioni euro e 100 partner. Ma in questa attività la presenza della Turchia è limitatissima, soprattutto perché si impiegano risorse di programmi riservati ai Paesi dell’Ue. Ma ora la Turchia ha lo status di Paese candidato e può rientrare nei progetti dell’Obiettivo tre, come Med e South East Mediterranean. La Provincia di Brindisi potrà perciò puntare più agevolmente su questa cooperazione bilaterale.

Franco Aversa, per gli agenti marittimi brindisini, ha ricordato come 50 anni fa il nostro porto fosse leader nei collegamenti con le città costiere turche. Oggi queste linee sono state drasticamente interrotte, ma sul piano dello shipping, ha sottolineato Aversa, la Turchia è in Europa da un pezzo e gli operatori brindisini si batteranno per fare in modo che il porto di Brindisi imbocchi rapidamente percorsi per offrire convenienze logistiche e partnership utili al rilancio dei collegamenti con il Mediterraneo dell’Est. Peraltro dalla Turchia si guarda proprio a Brindisi e a Bari per nuove linee che servano anche nuove aree come Siria ed Iraq.

Alessandro Baltazzi, agente marittimo storico e presidente della Camera di commercio italiana di Izmir, entrato subito in sintonia con gli operatori brindisini, ha ricordato come il 30% del traffico marittimo verso l’Italia transiti dalla regione ionica della Turchia ed ha proposto politiche di compartecipazione per recuperare e rilanciare traffici abbandonati dopo il ritiro delle compagnia greche. Un esempio è il porto di Smirne, dove la municipalità ha partecipato direttamente alla riorganizzazione del porto, che assieme all’abbattimento dei costi portuali ha attirato un traffico crociere di tutto rispetto, con le maggiori compagnie mondiali. Bisogna puntare tutto sul turismo e fuori stagione sui Tir. Peraltro, ha aggiunto Stefano Barocci, della Società Sviluppo del Mediterraneo, oggi il ceto medio turco –al contrario di quello italiano- non attraversa crisi e può alimentare un flusso turistico verso l’Italia (che ogni anno contribuisce, dal canto suo, al bilancio del turismo turco con 500mila presenze).

Sandro Frisullo ha spiegato come il lieve calo dell’export della Puglia non possa oscurare la ripresa in altri settori vitali e comunque le esportazioni pugliesi hanno un ciclo dinamico il cui contenuto va meglio approfondito, perché c’è una ricollocazione in settori nuovi, come le produzioni ad alto contenuto tecnologico. Questo mutamento va incoraggiato, ha detto il vice presidente della Regione e questo è il compito della politica. Le criticità che permangono derivano quasi tutte dallo spezzettamento delle iniziative di internazionalizzazione, interpretate lungo strade diverse da soggetti diversi, come Camere di commercio, associazioni delle imprese, governi locali. Bisogna fare invece sistema anche in questo, ha insistito Frisullo e se la politica deve orientare meglio la spesa (come con la legge regionale sui distretti industriali), le imprese devono organizzarsi per cogliere le occasioni. In Puglia bisogna lavorare sempre più per fare incontrare la filiera delle conoscenze con quella della produzione e a Brindisi si è a buon punto per aeronautica, avionica, sensoristica, manutenzioni (Alenia pensa a Brindisi per un polo mediterraneo), e per diventare il punto cardine di un distretto energetico. La Turchia, ha concluso Frisullo, ha potenzialità di crescita enormi ed offre altrettanto enormi possibilità di cooperazione per la Puglia, non solo economica ma anche tecnologica. Ci sono già elementi di collaborazione forti: 197 milioni di euro di interscambio, fatti di prodotti chimici, macchine agricole e siderurgia da parte pugliese e tessuti a maglia e prodotti per l’agricoltura da parte turca, oltre ad un quadro di convenienze per il sistema delle imprese delle due aree.

Angelo Colucci, direttore di Cittadella, ieri aveva illustrato alla delegazione ospite la funzione di incubatore di ricerca e di spin-off che il comprensorio tecnologico –di cui è proprietaria al 51% la Provincia di Brindisi- svolge. Quindi ha guidato una visita ai laboratori ed alle sedi dei consorzi e delle società insediate. La delegazione turca ha mostrato interesse soprattutto per le attività sui sensori e per le applicazioni della realtà virtuale. Le due giornate del convegno hanno prodotto un protocollo per lo sviluppo della cooperazione bilaterale ed avranno un seguito nei prossimi mesi in Turchia.

COMUNICATO STAMPA CITTADELLA DELLA RICERCA