Ostuni, 30/11/2007
AG sulla sospensione del servizio idrico
A poche ore dai fatti, arriva netta la presa di posizione di Azione Giovani sulla vicenda che ha visto la sospensione del servizio idrico a ben 39 famiglie della zona 167 di Ostuni (Brindisi).
“Senza entrare nelle lungaggini burocratiche e nei soliti scaricabarile sulle responsabilità – ha dichiarato Marcello Ciola, presidente del Circolo di Azione Giovani di Ostuni – è inammissibile che l’AQP decida di interrompere l’erogazione idrica a famiglie e cittadini, e che le Amministrazioni non intervengano dalle prime ore con un forte segnale di sostegno. Se partiamo infatti dalla constatazione che l’acqua è basilare per la vita dell’uomo al pari dell’aria che respiriamo, possiamo facilmente dedurre che ogni interruzione del servizio causata da motivi economici, così come ogni privatizzazione delle risorse idriche finalizzata al profitto, ma soprattutto ogni speculazione, è un atto contrario al diritto alla vita e ai diritti sociali. Azione Giovani è da tempo impegnata sul tema, ed oggi è pronta ad intervenire con i propri militanti a sostegno delle famiglie vessate da questa ingiustizia, garantendo un servizio sociale volontario di trasporto e di consegna di contenitori di acqua potabile ad uso domestico”
Sulla vicenda, interviene anche il presidente provinciale di Azione Giovani, Luca De Netto, che si era, nelle scorse settimane, impegnato con l’organizzazione giovanile di AN per una raccolta di firme utile alla presentazione di un progetto di legge ad iniziativa popolare per la socializzazione delle acque.
“La nostra proposta, completamente trasversale agli schieramenti politici e che sta ricevendo migliaia di adesioni su tutto il territorio nazionale – ha dichiarato De Netto - prevede che ad ogni nucleo familiare sia assicurata una quantità media di acqua gratuita al mese per tutti i bisogni primari, e solo una volta superata questa soglia, si dovrà pagare il normale costo per l’erogazione del servizio; è ovvio, infatti, sia per compensare i costi di gestione degli impianti, sia per evitare degli sprechi, che l’acqua debba avere un costo, ma questo non deve essere fonte di guadagno ma capitale economico destinato a mantenere la struttura dell’azienda distributrice, che deve essere pubblica e senza scopo di lucro. Eviteremo cosi da una lato quelle scene dolorose e gravissime che, ancora una volta, hanno visto intere famiglie rimanere senza acqua potabile per giorni, e dall’altro inutili sperperi del prezioso liquido.“
Azione Giovani, quindi, in prima linea per costruire una rete di movimenti, associazioni, partiti, cittadini e volontari finalizzata a restituire ai cittadini un diritto fondamentale alla vita, il diritto di libero accesso all’acqua contro ogni tipo di speculazione.
COMUNICATO STAMPA AZIONE GIOVANI - OSTUNI |