A poche ore di distanza dal “3° round” contro il Carbone, effettuato con un blitz alla centrale ENEL di Cerano (dopo Civitavecchia e Sardegna), gli Attivisti di Greenpeace tornano a protestare.
Questa mattina, nel porto di Brindisi, l’obiettivo è stato una nave carbonifera con stazza di 36.000 tonnellate ormeggiata sulla banchina riservata allo scarico di combustibili. La carboniera 'Seaflower' è stata “dipinta” con due messaggi: ''No carbone'' e ''Stop coal save the climate''.
Nel blitz effettuato alla centrale a carbone di cerano a sud di Brindisi erano stati stesi degli striscioni per ricordare che il carbone e' la prima causa del surriscaldamento globale del pianeta e dell’effetto serra.
L'azione odierna, compiuta in concomitanza all'apertura del vertice di Bali sui cambiamenti climatici, è stata portata a termine nelle acque del porto di Brindisi da una trentina di attivisti di Greenpeace della nave Arctic Sunrise, a bordo di due gommoni .
Altre azioni del genere sono state effettuate recentemente in India, Indonesia, Spagna, Regno Unito e Israele.
Dopo la centrale di Cerano il ripetersi dell'azione di Greenpeace a poche ore di distanza sottolinea come gli attivisti tengano in debita considerazione la situazione del polo energetico brindisino.