Brindisi, 13/12/2007
La UIL sulla fermata del TAF della Polimeri Europa
Il giorno 12 scorso si è svolta una grande manifestazione dei lavoratori chimici, organizzata dalla FULC Nazionale, a sostegno dei problemi che le industrie chimiche italiane stanno vivendo ormai da molto tempo, tra cui le bonifiche da effettuare per recuperare aree da destinare a nuovi investimenti.
Alla manifestazione, svoltasi sotto il Ministero dell’Ambiente a Roma, erano presenti grosse delegazioni di vari territori con alla testa le rispettive Istituzioni locali e nazionali. La loro presenza era motivata dalla necessità di difendere i posti di lavoro messi in discussione da una politica scellerata che non tiene conto delle necessità che l’industria chimica italiana ha bisogno per rafforzarsi sui mercati internazionali e nazionali
Invece i lavoratori del petrolchimico di Brindisi erano orfani delle loro Istituzioni. Mancavano, infatti, le delegazioni della Provincia, del Comune e dei partiti.
E mentre a Roma si manifestava a Brindisi, ancora una volta, il Presidente della Provincia si affrettava a notificare alla società Polimeri Europa la fermata del TAF (Trattamento Acque) che può provocare il blocco di altri impianti, con la messa in libertà delle maestranze.
Dopo la riunione svoltasi nella giornata dell’11 scorso alla Provincia, la Polimeri Europa ha comunicato alle Rappresentanze Sindacali Aziendali di aver presentato al Ministero dell’Ambiente la modifica al progetto del Trattamento delle Acque, così come previsto dal Decreto Ministeriale, da circa 18 mesi addietro. Senza avere nessuna risposta.
Il Presidente Errico, invece di agevolare l’iter burocratico per far sì che il Ministero dell’Ambiente esprimesse in tempi rapidi il suo parere, chiede il fermo immediato dell’impianto in questione.
Una esperienza già subita dalla società Basell, ancora in attesa delle autorizzazioni necessarie per attuare l’investimento che può, oltre a consolidare l’esistente e garantire la possibilità di altra occupazione, trova invece solo l’indifferenza delle Istituzioni locali.
Ci domandiamo: è questo il modo di far politica economica ed industriale sul territorio?
Le aziende che vorrebbero assolvere gli impegni per continuare ad investire, produrre ed assumere nuove maestranze sono, invece, ostacolate ed impedite sempre di più.
Oggi più di ieri ci meravigliamo del silenzio assoluto di Confindustria di Brindisi.
Siamo convinti, invece, che è il momento di farci sentire per difendere la continuità lavorativa di tutti.
La Segreteria territoriale UIL La Segreteria provinciale UILCEM
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