Brindisi, 14/12/2007

CNA: terminato il corso per RLS

La Legge 123/07 di riforma delle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, entrata in vigore il 25 agosto scorso, apre un percorso legislativo che dovrà portare entro 9 mesi alla redazione del T. U. Ciò vuol dire che per il Governo attuale la Sicurezza sul Lavoro diventa un argomento di alta priorità nell’impresa e che a breve, entro il 25 maggio del 2008 le aziende dovranno attrezzarsi per un radicale cambiamento, che dovrà portare a meno morti negli anni a venire.
La Legge contiene gran parte delle novità che gli addetti ai lavori attendevano da anni.
Nella Legge si inaspriscono le sanzioni interdittive e cautelari, con conseguenze economiche pesanti per le imprese che non sapranno o non vorranno adeguarsi (molti imprenditori saranno a “rischio chiusura” e molti lavoratori a “rischio disoccupazione” e per questo imprenditori e lavoratori, nell’interesse comune, dovranno essere uniti ed imparare nuove forme di confronto).
I datori di lavoro dovranno sempre più fare affidamento su specialisti della gestione della sicurezza aziendale, finalmente intesa dal legislatore a 360°, anche nel rispetto delle norme ambientali.
Agli azionisti di una grande azienda costerà caro un infortunio mortale o grave.
Ai lavoratori un maggiore controllo con gli Organismi Paritetici ed i R.L.S.
L’iter è iniziato e sino a maggio non dobbiamo che sollecitare e far accelerare, ognuno con il proprio peso contrattuale, quei provvedimenti legislativi che servono soprattutto a mettere ordine e rendere applicabile l’intera legislazione.
Gli obiettivi fissati dai 12 articoli della Legge 123/2007 portano la sicurezza nella direzione giusta. Tra i più importanti che tutti gli addetti devono conoscere prima di lanciare proposte, magari superate perché semplicemente già scritte ed elaborate, se ne elencano alcuni:
1° committenti e imprese appaltatrici dovranno promuovere maggiore cooperazione e coordinamento con l’elaborazione di un documento di valutazione dei rischi unico da allegare al contratto d’appalto.
2° i costi della sicurezza dovranno essere rispettati e specificatamente indicati in funzione della valutazione dei rischi.
3° gli Organismi Paritetici costituiti tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro potranno effettuare nei luoghi di lavoro sopralluoghi finalizzati a valutare l’applicazione delle vigenti norme e conseguentemente informare la competente autorità di vigilanza.
4° si rafforzerà il ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori che dovranno essere eletti in un’unica giornata su tutto il territorio nazionale e a questi i datori di lavoro dovranno consegnare copia del documento dei rischi.
5° gli enti a cui compete la vigilanza dovranno aumentare ed aggiungersi a INAIL, Ispesl, Ministero del Lavoro, Regioni, ecc.; dovranno creare banche dati unificate relative a singoli settori o comparti produttivi e coordinarsi nell’attività di vigilanza e prevenzione e nella fase transitoria di applicazione della Legge essere coordinati dai presidenti delle province.
6° la Scuola dall’anno scolastico 2007/2008 nell’ambito delle risorse finanziarie e di personale disponibile e dei PON (programmi operativi nazionali) dovrà avviare progetti sperimentali volti a favorire le tematiche della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro.
7° gli ispettori aumenteranno di 300 unità dal gennaio 2008 e potranno sospendere un’attività imprenditoriale qualora si riscontri l’impiego di personale non in regola in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente occupati oltre che aumentare ulteriormente le sanzioni già fissate dal precedente decreto.
8° nella predisposizione delle gare d’appalto gli enti saranno tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente al costo del lavoro e a quello della sicurezza, quest’ultimo dovrà essere congruo rispetto all’entità ed alle caratteristiche dei lavori (ci si avvia con questo primo passo all’auspicata abolizione del principio della regola “del massimo ribasso” negli appalti pubblici).
9° l’infortunio mortale potrà diventare, per l’imprenditore o per la persona che riveste ruoli di responsabilità e direzione aziendale, omicidio colposo commesso con la violazione delle norme antinfortunistiche e per gli azionisti potrà costare un “salasso” che parte da un minimo di 1000 quote, se l’illecito sarà addebitato al Datore di Lavoro o al Dirigente 10° verrà concesso alle imprese, entro il limite di spesa di 20 milioni di €, un credito d’imposta nella misura massima del 50% delle spese sostenute per la partecipazione dei lavoratori a programmi e percorsi formativi certificati in materia di sicurezza.

Alla luce di questi interessanti cambiamenti la CNA sta programmando per il 2008 l’attività informativa e formativa in materia.
Diventa quanto mai necessario dare informazioni alle imprese in modo preciso e capillare su tutto il territorio, azzerando il rischio che anche una sola impresa non possa conoscere le novità.
Seminari e corsi di formazione saranno organizzati in quasi tutti i comuni della provincia.
Continueremo l’attività formativa di questi anni che ha visto crescere la domanda di formazione qualificata in materia di sicurezza sia da parte delle imprese che dei liberi professionisti adottando, dal 2008, per tutti i partecipanti i primi libretti formativi previsti dalla Legge Biagi, sui quali deve registrarsi la formazione “accumulata” nella vita lavorativa di ogni cittadino.
Con l’evoluzione delle Direttive Comunitarie e l’aggiornamento legislativo italiano la CNA promuove la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali spingendo le imprese ad investire soprattutto nella formazione e nell’aggiornamento.
E’ proprio sulla formazione che si deve far leva per ridurre i rischi nelle aziende; datori di lavoro e lavoratori adeguatamente formati potranno contribuire alla crescita della sicurezza nei diversi comparti e alla riduzione degli infortuni nell’industria come nell’agricoltura, nelle costruzioni, nei trasporti, ecc. ecc.
Con questa convinzione, maturata in più di 15 anni di azioni formative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, anche in questo trimestre abbiamo programmato e realizzato 7 corsi con circa 100 allievi tra datori di lavoro, dipendenti e liberi professionisti.
Il 7 dicembre scorso si è concluso il corso per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (figura di rilevante importanza per la sicurezza aziendale) e lunedì 17 dicembre alle ore 17.30 presso la sede dell’Ente di Formazione della CNA del quartiere Bozzano avverrà la consegna degli attestati.
Con la CNA, imprenditori e lavoratori “combattono” insieme una battaglia comune, sullo stesso fronte, contro il lavoro nero, contro i ribassi negli appalti pubblici e privati, contro chi non rispetta e non fa rispettare le regole del mercato, contro chi fa disinformazione, contro chi viola i diritti dei lavoratori e degli imprenditori onesti.
Le leggi in vigore e quelle che ci daremo nei prossimi mesi dovranno rappresentare la svolta.
Lavoratori e imprenditori, partecipando attivamente alla vita delle rispettive organizzazioni potranno raggiungere quegli standard di sicurezza che in molte aziende si sono già superati con qualche sacrificio e investimento, ma soprattutto, con tanta collaborazione e informazione.
Sapranno in tal modo indirizzare meglio funzionari, dirigenti e rappresentanti di associazioni ed enti e conseguentemente anche rappresentanti politici, verso soluzioni idonee a garantire sia l’occupazione che la sicurezza e la salute.

Il Responsabile Area Sicurezza CNA Brindisi
Teodoro Piscopiello