Roma, 01/02/2008

Ciclo rifiuti: Errico in audizione presso la Commissione Parlamentare

Questa mattina il Presidente della Provincia di Brindisi è stato ricevuto in audizione dalla Commissione Parlamentare sul ciclo dei Rifiuti.
Relativamente ai rifiuti solidi urbani, il Presidente Errico ha descritto la situazione impiantistica della provincia di Brindisi in tutte le sue criticità.

Il Presidente Errico ha messo in evidenza le importanti potenzialità della imminente partenza dei servizi di raccolta differenziata della frazione umida a cura delle ATO BR1 e BR2, a valere su finanziamento della Provincia di Euro 2.600.000, nonché dell’imminente adeguamento dell’impianto di compostaggio della frazione umida stessa a cura del Comune di Brindisi a valere su finanziamento della Provincia di Euro 2.528.750.

L’aggressione della frazione umida attraverso la raccolta differenziata, supportata da un’adeguata azione di informazione e sensibilizzazione della popolazione, in corso di finanziamento anch’essa da parte della Provincia per Euro 200.000, consentirà un rapido incremento della raccolta differenziata in tutta la provincia, a partire dagli attuali valori di poco superiori al 10%.
Sulle modalità di chiusura del ciclo dei rifiuti, i componenti della Commissione hanno in via generalizzata sostenuto la difficile realizzabilità di un termovalorizzatore dimensionato sui contenuti quantitativi di CDR cui può giungere la provincia di Brindisi.

Sulla possibilità della cocombustione del CDR nelle centrali brindisine, si è registrata una netta diversità di vedute tra il Presidente della Commissione on. Camillo Piazza e il Presidente Michele Errico: a fronte infatti del favore del Parlamentare circa la possibilità di bruciare CDR nelle centrali termoelettriche, il Presidente Errico ha affermato la insostenibilità ambientale della cocombustione di CDR nelle centrali brindisine in percentuali pur contenute rispetto al carbone (quali il 5% previsto dal PEAR della Regione Puglia), posto che su 8 milioni di tonnellate annue di carbone anche quella ridotta percentuale corrisponderebbe al CDR di almeno tre province, da bruciare in impianti – le centrali appunto - che rispetterebbero i limiti di legge sulle emissioni di diossine solo per diluizione nelle enormi portate gassose degli scarichi in atmosfera e non per effettivo abbattimento delle stesse.

Relativamente ai rifiuti speciali, il Presidente della Provincia ha ragguagliato la Commissione circa la recente chiusura di impianti brindisini per non rinnovo di autorizzazione in seguito ad anticipato esaurimento dei volumi, a non coerenza con i requisiti ambientali di legge, a non funzionalità alle effettive esigenze di smaltimento del territorio.
Il Presidente Errico ha avuto ampio riconoscimento del forte impegno sulle tematiche ambientali.

COMUNCATO STAMPA AMM.NE PROVINCIALE DI BRINDISI