Brindisi, 20/04/2004
Gestione del ciclo integrato dei rifiuti
A seguito delle notizie comparse oggi sulla stampa locale in merito alla riunione informale tenutasi presso l'Assindustria sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, la sen. Stanisci ha inviato in data odierna la seguente lettera al Commissario straordinario dott. Pezzuto. Ne riportiamo integralmente il testo.
Al signor Commissario Straordinario del Comune di Brindisi
Oggetto: Gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
In riferimento alla riunione informale tenutasi nella sede dell'Assindustria di Brindisi, il 19 aprile u.s., nella quale sono state discusse diverse questioni, compreso la proposta di sottoscrizione dell'Accordo di Programma Quadro per l'area di crisi di Brindisi, in data odierna apprendo dalla stampa di un parere unanime espresso dai rappresentanti istituzionali e dalle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali presenti, in merito alla realizzazione di un impianto di termovalorizzazione, la cui gestione dovrà assorbire la metà dei lavoratori ex EVC posti attualmente in cassa integrazione e per il quale si sarebbe addirittura sottoscritto un protocollo.
Siccome le notizie riportate sulla stampa non rispecchiano quanto discusso, né tantomeno quanto sottoscritto, che è stato solo un verbale della riunione, ritengo necessario ribadire quanto già detto nell'incontro.
Sulla base di quanto stabilito negli atti di gara adottati dal Commissario Delegato, gli impegni per l'utilizzazione dei lavoratori in c.i.g. da utilizzare per la gestione degli impianti di trattamento dei rifiuti, possono essere assunti solo per la gestione degli impianti già realizzati e finalizzati allo smaltimento dei RSU attraverso la selezione, biostabilizzazione, produzione di CDR e compostaggio.
Inoltre, considerato che la raccolta differenziata dei RSU da recuperare, raggiunge livelli del 3,5%, quasi insignificanti rispetto agli obblighi stabiliti dalla legge, si ritiene che possano essere valutate concretamente anche per tali attività l'utilizzazione dei lavoratori in c.i.g. o degli altri lavoratori di aziende in crisi interessati a tali attività nell'ambito di iniziative più complessive di rilancio.
Per quanto riguarda le questioni connesse alla eventuale realizzazione di un impianto di termovalorizzazione, come già fatto presente in diverse occasioni, oggetto anche di specifica interrogazione presentata ai Ministeri competenti, ritengo, che per detto impianto, in una procedura di corretta applicazione delle vigenti normative, dovranno essere accertate preliminarmente le condizioni di fattibilità attraverso un attento esame della proposta progettuale, della compatibilità ambientale rispetto al sito di ubicazione, dei costi da scaricare sui cittadini attraverso la TARSU e non ultimo, della volontà espressa dai Comuni interessati che, da quanto si è potuto apprendere, sembra esserci un forte ed incondizionato rigetto.
Tale posizione, espressa da diversi Comuni e formalizzata con specifici provvedimenti, sembra sia stata assunta unanimemente anche dai Comuni aderenti all'ATO BR/1.
La possibilità di realizzare un impianto di incenerimento-termovalorizzazione, in un'area già fortemente degradata a causa della grave crisi ambientale in cui versa, non può essere prescissa da una preliminare verifica finalizzata a garantire la tutela dei beni primari, rappresentati dall'ambiente e dalla salute dei cittadini, peraltro già fortemente compromessi.
Nella riunione, inoltre sono state evidenziate dalla rappresentate sindacale della CGIL, forte perplessità in merito alla esclusiva gestione dell'impianto di termovalorizzazione da parte di imprese private, ribadendo la richiesta di una partecipazione anche pubblica per la gestione di tali impianti.
Anche il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Dipietrangelo ha ribadito le critiche già espresse ai provvedimenti di gara adottati dal Commissario Delegato per la gestione del ciclo dei rifiuti, riconfermando nella riunione la loro attuale validità.
La possibilità di utilizzare i predetti lavoratori nelle attività di gestione dei rifiuti, si ritiene che possa essere verificata nell'ambito di quanto sopra evidenziato.
Come esplicitamente dichiarato durante la discussione, voglio far presente infine, che in dette riunioni, peraltro anche di natura informale, non possono essere assunte decisioni che necessitano di verifiche ed approfondimenti di carattere tecnico, procedurale e di conformità amministrativa con le norme vigenti che devono essere assunte nelle sedi appropriate delle istituzioni competenti.
Roma 20 aprile 2004
Sen. Rosa STANISCI
COMUNICATO DELL'UFFICIO STAMPA DS
Dalla redazione giornalistica di PugliaTV
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