Brindisi, 29/02/2008
D'Amore (Confesercenti): "tutti uniti per salvare i commercianti della galleria Le Colonne"
È ben nota a tutti la posizione molto critica e di assoluta contrarietà che la nostra Associazione ha espresso sulla realizzazione del Centro Commerciale Le Colonne.
Già dalla fase di avvio della procedura di concessione delle autorizzazioni ci eravamo espressi negativamente in conferenza di servizi presso la Regione. Tale posizione era stata ribadita all’indomani della apertura, quando delle 500 assunzioni promesse ne erano state effettuate solo 180 e, per di più, part time. E pure, nonostante ciò, non abbiamo mai smesso di collaborare con l’Amministrazione Comunale e con il Carrefour per cercare di trasformare quello che consideriamo un errore in una opportunità per il territorio. Anzi, grazie anche alla collaborazione offerta dal Carrefour attraverso il suo direttore, si sta cercando di rilanciare il centro con l’inserimento di piccole imprese locali del settore alimentare, per cercare di ottenere quelle ricadute economiche ed occupazionali in cui tanti avevano comunque sperato e che non possono non arrivare se non dalle imprese brindisine.
Ebbene oggi, mentre si cerca una difficile mediazione tra le esigenze di tutti, un altro dramma si sta consumando a danno degli operatori commerciali locali a causa dell’arroganza e della prepotenza con la quale la direzione della galleria si relaziona con i nostri colleghi, e ciò all’insaputa delle istituzioni e nel silenzio più assordante.
Si tratta dei commercianti che, purtroppo, hanno investito nel centro commerciale ed hanno aperto nella galleria i loro negozi.
Queste persone, indotte in errore dalle promesse della società che ha curato la commercializzazione degli spazi, hanno accettato di pagare affitti esagerati ma giustificati dalla aspettativa di vedere il centro commerciale pieno di gente e pronta ad acquistare di tutto.
Ebbene questo film (per fortuna per la città) non è andato in onda, anzi; oggi dopo meno di un anno dall’apertura del centro si sono registrate le prime fughe e le prime chiusure (come quella di Mela Blu), molti operatori hanno già avviato procedure legali nei confronti della proprietà della galleria e, moltissimi, rischiano di chiudere e perdere così per sempre i loro risparmi investiti nel Le Colonne. In compenso tutti soffrono ed ognuno cerca di ridurre i costi come può, incluso il costo di affitto.
Ebbene, alle richieste di ridurre l’affitto e le spese di gestione si è risposto con minacce di azioni legali, decreti ingiuntivi e sequestro delle cauzioni versate.
Partendo dal presupposto che purtroppo il “mostro” esiste, la nostra Associazione non può permettere che i pochi operatori brindisini presenti all’interno della galleria vengano buttati fuori e sostituiti con negozi la cui sede legale e nel Veneto o in Lombardia o in Piemonte, causando ancora di più una emorragia di risorse che sta uccidendo la nostra Provincia.
Occorre che le Associazioni di categoria, i Sindacati e la Camera di Commercio come istituzione maggiormente coinvolta da queste problematiche, inizino un difficile ma necessario lavoro di dialogo e, se necessario, di contrapposizione con la proprietà del centro; ciò al fine di tutelare i nostri colleghi ed evitare il peggio alla nostra città.
Occorre affiancare questi imprenditori e dare loro quella forza contrattuale che probabilmente non hanno mai avuto e che li ha portati a commettere un errore che oggi hanno già pagato caro e che rischia di trascinarli nel baratro.
Invitiamo pertanto la direzione della Galleria a voler rivedere la posizione assunta che oggi è di netta chiusura e la Camera di Commercio a volersi fare promotrice della istituzione di un tavolo di trattativa per cercare di risolvere questo problema una volta per tutte. Solo uniti possiamo proteggere il nostro territorio.
Il Presidente Provinciale
Dr. Antonio D’Amore
COMUNICATO STAMPA CONFESERCENTI |