Brindisi, 01/03/2008

Il Comune sullo sciopero Aspica

Lo sciopero del personale Aspica, effettuato il 29 febbraio scorso, ha determinato difficoltà ben visibili in città, essendo la raccolta dei rifiuti un servizio essenziale prima di tutto per il profilo igienico-sanitario e poi per quello estetico, che una città che intende riassumere un ruolo turistico importante non può certo sottovalutare.
Tuttavia una giornata di sciopero costituisce prassi ricorrente quando si determinano vertenze sindacali e l’Amministrazione Comunale intende dare atto ai sindacati che operano nell’ambito Aspica dell’equilibrio con cui stanno gestendo una vertenza che assume ogni giorno aspetti più gravi. Peraltro le organizzazioni predette e gli stessi lavoratori sanno quanto sia costante e trasparente il rapporto con il Comune, vittima di una perdurante situazione d’incertezza determinata da una lunga e non ancora conclusa vicenda giudiziaria seguita all’espletamento della gara indetta dall’ATO Brindisi 1 per l’affidamento del sevizio.

Restando alle conseguenze dello sciopero del giorno 29 febbraio, il Comune, che già ieri aveva allertato la ditta appaltatrice perché fossero tempestivamente rimosse le conseguenze della mancata raccolta dei rifiuti, alle ore 12 del giorno 1 marzo, tramite i controlli effettuati dai vigili urbani, ha registrato la seguente situazione:
- la quantità complessiva dei rifiuti non raccolti è stimata in 400 tonnellate in quanto la giornata di sciopero è stata preceduta da altre due, nel corso delle quali i lavoratori hanno partecipato a riunioni preparatorie indette dai sindacati;
- alla ripresa delle attività lavorative, al primo turno di servizio del giorno 1 marzo, la società Aspica ha registrato l’assenza di 18 unità lavorative;
- nella mattinata la situazione del centro storico si valuta ricondotta a normalità;
- la raccolta dei rifiuti nelle varie zone della città continua senza interruzione e l’Aspica prevede la normalizzazione entro il 2 marzo.
Pertanto le conseguenze dello sciopero risultano tempestivamente rimosse ed il Comune continua nell’assillante opera di vigilanza perché venga ripristinata la condizione di normalità.

Tuttavia va sottolineata la gravità della situazione venutasi a determinare a seguito della gara d’appalto a suo tempo effettuata dall’ATO Brindisi 1, rimasta appesa a causa di una vicenda giudiziaria insorta a seguito dell’attribuzione del servizio.
Ancora oggi, dopo sentenze espresse dal Tar di Lecce e dal Consiglio di Stato, si è in attesa di una nuova pronunzia del Tar di Lecce, investito da una controversia. A questo riguardo, per assumere le decisioni di merito, è già stata convocata per il 7 di marzo l’assemblea dell’ATO che dovrà prendere atto delle determinazioni che il Tar assumerà nell’udienza del giorno 5.
In questo ambito si colloca il problema del Comune di Brindisi, che – in attesa della definizione del contratto ATO – deve peraltro affrontare l’attribuzione del servizio in scadenza a fine marzo.
Infine il Comune, prendendo atto delle denunzie di inadempienza contrattuale formulate dalle organizzazioni sindacali, ha notificato alla società Aspica una dettagliata contestazione chiedendo puntuali ed immediate risposte, all’esito delle quali è rimandata ogni decisione sui rapporti in essere e quelli futuri, legati questi ultimi alle decisioni della magistratura amministrativa.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI