Brindisi, 06/05/2004
La "Mucca Pazza" si cura al Perrino
Il Servizio di Anatomia, Istologia e Citologia Patologica dell'Ospedale “A. Perrino” di Brindisi è divenuto Centro di riferimento per l'Italia centro-meridionale per i prelievi di encefalo in corso di sospetta malattia di Creutzfeldt-Jakob.
Per intenderci la mutazione umana del cosiddetto mordo della “mucca pazza”. Dinanzi a morti sospette si interviene eseguendo sul cervello determinati accertamenti. E questo viene fatto a Brindisi.
L'equipe guidata dal dott. Mario Criscuolo ha eseguito prelievi di encefalo su pazienti deceduti per sospetta malattia di Creutzfeld-Jacob, provenienti, a far data dal febbraio dello scorso, soprattutto dalla Campania (5 casi). Sono esami che vengono effettuati, ovviamente, con tutte le precauzioni del caso ed ad ogni modo una volta eseguito il prelievo di encefalo, questo viene inviato all'Istituto Superiore di Sanità per le successive indagini istologiche e molecolari per l'identificazione della malattia.
“Se questo tipo di accertamento viene eseguito da noi, a Brindisi, nel nostro ospedale d’eccellenza – dichiara il direttore generale dell’Ausl BR/1 dott. Bruno Causo - è perché senza dubbio abbiamo già ampiamente dimostrato di essere all’altezza della situazione e pertanto siamo in grado di poter offrire, meglio di altre realtà, quei requisitivi importanti di sicurezza e standard qualitativi necessari.
La malattia di Creutzfeldt-Jakob – spiega Causo - è una rara patologia degenerativa del sistema nervoso centrale ad esito fatale, caratterizzata da demenza rapidamente ingravescente e segni neurologici focali”.
Con DM del 21.12.2001, ripreso dalla circolare Regione Puglia del 11.02.2002. è resa obbligatoria la segnalazione dei casi di Malattia di Creutzfeldt-Jakob e sindromi correlate, da parte del medico che ha osservato il caso, al Ministero della Salute, all'Istituto superiore di Sanità, all'Azienda sanitaria Locale di competenza, nonché all'assessorato alla Sanità della Regione.
Il dott. Criscuolo afferma che la certezza diagnostica per tale malattia può essere raggiunta solo in seguito di riscontro autoptico: con l'esame istologico del cervello o con l'identificazione della proteina prionica nel tessuto cerebrale congelato.
Pur essendo malattia difficilmente diffusibile (in ambito clinico non sono previste procedure particolari per ridurre il potenziale rischio di infezione), “quando si preleva l'encefalo, essendo questo l'organo con il più elevato livello di infettività, facciamo in modo – dichiara il dott. Mario Criscuolo - di attenerci scrupolosamente alle linee guida emanate dal Ministero della Salute, sita per gli operatori del settore autoptico, sia per quanta riguarda la sala anatomica”. E’ nel rispetto di queste normative che il Servizio di Anatomia, Istologia e Citologia Patologica dell'Ospedale Perrino di Brindisi è divenuto, in questi anni, centro di riferimento per l'Italia centro-meridionale per questo tipo di accertamento.
COMUNICATO STAMPA AUSL BRINDISI
Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv
|