Brindisi, 18/04/2008

Banche: rischio rapina nel brindisino. La storia, il punto, la prospettiva

Le Organizzazioni Confederali Sindacali CGIL CISL UIL di Brindisi, unitamente alle segreterie provinciali della categoria dei bancari, DIRCREDITO – FABI – FIBA CISL – FISAC CGIL – UILCA UIL - si sono adoperate da tempo per affrontare il tema “sicurezza in banca”, come testimoniato dai diversi articoli pubblicati sulla stampa locale.

Nel maggio 2007 il sindacato richiese alla Prefettura un incontro che fu tempestivamente convocato, sia pure in via informale e in assenza dell’ABI, e in cui l’Istituzione si mostrò sensibile ed attenta al problema. Nell’ottobre 2007, invece, l’ABI e la Prefettura di Brindisi firmarono il “Protocollo di intesa per la prevenzione della criminalità in banca”, come avvenuto in altre provincie italiane, senza però il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali che è previsto nello stesso documento.
Il sindacato richiese immediatamente l’apertura di un tavolo di confronto sul tema. Il 4 aprile 2008 su convocazione del Prefetto di Brindisi, si sono incontrati ABI, OO.SS. e Forze dell’Ordine sul tema Sicurezza e prevenzione criminalità in banca. I dati riportati dalle OO.SS in tale tavolo hanno denunciato come il fenomeno rapine in Puglia e nel brindisino sia aumentato a dismisura confermando la preoccupante escalation del dato su tutto il territorio nazionale.

Un recente rapporto del Ministero degli Interni, fonte dei dati qui utilizzati, ha evidenziato un progressivo aumento delle rapine in banca, dopo una significativa riduzione nel 2002. Nel 2006 sono stati rapinati 8,6 sportelli bancari ogni 100, all’incirca come nel 2004 e nel 2005.
L’Italia, come recentemente è emerso da una indagine dell’Unione Europea, detiene la maglia nera per il numero delle rapine in banca in Europa e il divario con gli altri paesi tende ad aumentare. La rapina tipo, dai dati esaminati, ha le seguenti caratteristiche:
Durata da 1 a 3 minuti ( per il 59,7% dei casi, da 4 a 7 minuti nel 26% dei casi);
Fatta da 1 o 2 rapinatori (nel 83% dei casi).

Nel periodo 1990 – 2006 vi è stata una diminuzione delle cifre sottratte e un crescente numero di rapine non portate a termine. Da questo quadro si desume che i gruppi più organizzati si impegnino in altre attività criminose più “remunerative” e invece siano i gruppi o i singoli non organizzati a condurre rapine in banca. A fronte di questi dati estremamente poco confortanti, il Ministero dell’Interno evidenzia gli importanti sforzi da parte del sistema bancario italiano per rinforzare i sistemi di sicurezza degli sportelli. Nel territorio di Brindisi, e in Puglia più in generale, invece si registra una controtendenza poiché alcune banche e le Poste Italiane spa prediligono un “layout” di sportello più aperto, con semplici porte scorrevoli che agevolano l’accesso, non controllato, alle sedi. Gli sportelli italiani, mediamente, sono muniti di sistemi di sicurezza in misura anche maggiore degli altri paesi europei, ma ciò non è sufficiente a fermare la criminalità che opera contro le banche. Da un lato i sistemi sono efficaci a ridurre le somme sottratte ma non lo sono altrettanto nel dissuadere i rapinatori dal compiere l’atto criminoso. Se cambia la modalità di conduzione della rapina, debbono mutare anche i sistemi di difesa.
Diminuire i reati è il grosso problema che deve essere affrontato e risolto. Dalle nostre stime a livello nazionale si evidenzia che anche il settore bancario corre seri rischi in materia di sicurezza sul lavoro. Ben 2774 rapine per un organico medio di 7,4 dipendenti circa (media italiana), significa che in media il fenomeno interessa e mette a rischio più di un lavoratore bancario su dieci.

Non è perciò sufficiente che i sistemi di sicurezza riducano il danno economico, bisogna ridurre il danno alle persone. Nella realtà provinciale di Brindisi si sta sviluppando la rapina “mordi e fuggi”, per cui i massimali di cassa bassi, il suggerimento di consegnare i soldi senza porre resistenza per ridurre al massimo il tempo di sosta dei rapinatori nei locali, fa sì che effettuare una rapina risulti più facile sebbene renda poco. Questa situazione è aggravata dal diffondersi di mini sportelli, cioè agenzie con poche unità lavorative, che aumenta il rischio medio per ogni dipendente e per l’intera utenza, perché gli effetti deleteri del rischio rapina non coinvolgono solo gli addetti ai lavori ma anche i clienti o gli ignari passanti.

Occorre costruire, invece, un modello di prevenzione del rischio rapina calato su un territorio ben circoscritto e diretto a organizzare efficaci dispositivi per scoraggiare gli atti criminosi: “il protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in banca” proposto dall’ABI non può essere uguale in tutte le provincie italiane, come se le realtà locali fossero uguali, e su questa diversità riteniamo indispensabile la condivisione da parte delle Istituzioni Locali.

Le OOSS Confederali e di categoria di Brindisi, con l’obiettivo di voler fornire un necessario contributo su questa tematica, formulano delle proposte, attraverso una più articolata riscrittura del Protocollo, mirate a presidiare il fenomeno nella provincia di Brindisi. Alcune di queste proposte sono:
Richiedere alle banche presenti nel territorio se e come è stato riportato il rischio rapina nel documento della valutazione dei rischi previsti dalla normativa 626;
Coinvolgere le ASL, che sono l’Istituzione territoriale preposta in materia di Prevenzione e Sicurezza sui posti di lavoro;
Monitoraggio dei sistemi di sicurezza adottati nelle filiali delle banche;
Definizione di un piano di vigilanza delle forze dell’ordine negli orari di lavoro delle filiali;
Prevedere l’utilizzo diffuso di guardie giurate; una soluzione efficace perché nel territorio di Brindisi la presenza fisica della guardia giurata è un deterrente oggettivo; contribuisce a stabilire e rinsaldare quella rete relazionale che è alla base del senso di sicurezza individuale e riduce la tensione emotiva e lo stress del lavoratore e della clientela.

Nell’incontro del 4 aprile c.a. in Prefettura, Il Prefetto ha fatto proprie le istanze delle OO.SS., le ha proposte all’attenzione della delegazione ABI presente con l’impegno di un successivo confronto di tutte le parti interessate sul tema della sicurezza in banca nel territorio di Brindisi.

CGIL CISL UIL DIRCREDITO – FABI – FIBA CISL – FISAC CGIL – UILCA UIL -