Brindisi, 23/04/2008

Licchello (Uil) sulla società Santa Teresa

Ancora una volta il Presidente della Provincia Michele Errico viene meno agli impegni assunti nei confronti dei lavoratori della Società “Santa Teresa”. Infatti, attraverso un comunicato stampa, promise tempo addietro che avrebbe portato l'orario di lavoro da tempo parziale a 40 ore settimanali per tutti dipendenti.
Oggi invece riscontriamo, ancora una volta dalla stampa, che gli impegni non sono stati onorati, pertanto i lavoratori continueranno il loro stato di precarietà lavorativa che influisce negativamente sulle economie delle famiglie. Aver portato a trentasei ore l'orario di lavoro non significa aver risolto lo stato di disagio delle maestranze ma, semplicemente, rappresenta un contentino per continuare a vivere con uno stipendio di fame rispetto a quello normale.
Un altro aspetto negativo è di non aver consentito con questa decisione il passaggio a Full Time di tutti i dipendenti con i vantaggi che questo rapporto di lavoro permette di avere, cioè il riconoscimento di tutti gli altri istituti contrattuali. La UIL Provinciale si chiede se questa decisione sia scaturita per onorare gli impegni nei confronti di qualcuno a cui rispondere, senza considerare che le OO.SS. Confederali hanno più volte sollecitato un confronto per la definizione del Piano Industriale complessivo in cui si dovevano affrontare e risolvere i problemi di tutti i lavoratori ed anche degli L.S.U., ancora in attesa di sistemazione lavorativa.
Non siamo d'accordo su questo modo di fare politica dell'Amministrazione Provinciale che affronta i problemi in maniera parziale, improvvisata e non esaustiva senza nessun confronto con le parti Sociali. Risollecitiamo un incontro per affrontare in maniera risolutiva le problematiche che ancora sussistono nella Società “Santa Teresa”.

Il Segretario provinciale CSP UIL
A. Licchello