Brindisi, 23/04/2008
Albano (Pd): "Treni, dal 27/7 al 24/8 chiude la Brindisi-Taranto"
Di seguito riportiamo integralmente un intervento di Vincenzo Albano, Consigliere del Partito Democratico al Comune di Brindisi:
Adesso tocca alle linee ferroviarie. Dopo la soppressione di diversi treni, la sostituzione delle carrozze dei treni eurostar, ora hanno programmato la chiusura della linea ferroviaria Brindisi – Taranto dal 27 luglio al 24 agosto 2008, con il pretesto di effettuare lavori alla linea ferroviaria, che, in altri tempi, si sono sempre fatti nelle ore notturne, senza problemi per il traffico e per i viaggiatori.
E’ l’ennesimo grave colpo inferto al traffico turistico ed alla popolazione di questa provincia da parte di una società, a totale capitale pubblico, che non ha mai lesinato comportamenti e decisioni che si sono sempre rilevati dannosi per il nostro territorio. Vogliono scaricare sulla collettività di questa provincia gli effetti delle tante drastiche riduzioni di personale che non sono risultate, com’è evidente, mai funzionali alla efficienza ed alla qualità del servizio, ma solo ad una riduzione di costi che, di fatto, non si è mai realizzata considerato che i conti di bilancio sono sempre in profondo rosso.
Gli oltre 120.000 esodi incentivati, avvenuti in questi ultimi anni, sono serviti a ridurre i collegamenti, a peggiorare la qualità del servizio, ad eliminare il personale dalle stazioni orami, in gran parte, abbandonate alla mercé di vandali e/o malintenzionati, con evidenti problemi per la sicurezza dei frequentatori.
Se non interverranno fatti nuovi, in quel periodo sarà possibile viaggiare solo in pullman che, oltre ad intasare ulteriormente il traffico stradale e produrre maggior inquinamento, andrà a danneggiare quei cittadini, turisti, pendolari che, a causa dei maggiori tempi di percorrenza, non potranno onorare i propri impegni, anche di lavoro, e/o utilizzare le coincidenze, a meno che non decidano di partire con notevole anticipo.
Trenitalia continua a dimostrare la totale mancanza di interesse a gestire le linee locali, specialmente quelle trasversali come la nostra, per le quali la regione Puglia ha recentemente stipulato un oneroso contratto di servizio con il quale, a fronte dell’impegno di un servizio decente, verserà annualmente nelle casse di Trenitalia la somma di 42 milioni di euro per 7 milioni di Km/ treno l’anno, al quale si è aggiunto anche un cofinanziamento di 32,7 milioni di euro per l’acquisto di nuove locomotive elettriche e di nuove carrozze a piano ribassato.
Di fatto, contrariamente alle tante dichiarazioni, ai tanti proclami che si fanno, rimangono inascoltate le lamentele per tutta una serie di disagi che i viaggiatori subiscono quali, la vetustà ed il degrado delle carrozze, la eccessiva rumorosità delle locomotive, la scarsa pulizia, i ritardi, la soppressione dei convogli senza preavviso e la loro sostituzione con autocorse, la mancanza assoluta di confort, del riscaldamento d’inverno, del condizionamento dell’aria nei mesi estivi.
Ogni investimento su queste linee è stato sempre funzionale alle riduzioni di personale e mai al miglioramento dell’efficienza del servizio o all’incremento della velocità commerciale.
Adesso vogliono assestare il colpo finale, vogliono addirittura chiudere, vogliono allontanare gli ultimi viaggiatori che, pervicacemente, hanno resistito ai tanti disagi avvenuti in quest’ultimo decennio e che hanno allontanato dal trasporto ferroviario migliaia e migliaia di viaggiatori che nel passato affollavano le stazioni della Brindisi Taranto.
Un disegno collaudato, che viene da lontano. Si aumentano i disagi, si allontana la gente per poter poi affermare, dati alla mano, che la linea è scarsamente frequentata, che è improduttivo mantenerla per cui si può chiuderla o mantenerla comunque a livelli minimi: tre,quattro treni al giorno, tanto per accontentare gli ultimi irriducibili.
Una simile ipotesi credo debba trovare la ferma opposizione della nostra provincia, delle nostre istituzioni e di tutte le parti sociali del territorio, peraltro non interpellate, informate o coinvolte in quest’ultima novità, che devono far sentire la propria voce ai massimi livelli istituzionali della regione Puglia.
I brindisini hanno diritto di reclamare un intervento regionale atto a richiamare Trenitalia al rispetto del contratto di servizio ferroviario per garantirne la continuità ed il miglioramento, ma anche, nel caso di ricorrenti e palesi inadempienze, di ricorrere all’esercizio dell’estrema facoltà di ricercare soluzioni alternative, per affidare i trasporti regionali su ferrovia a gestori capaci di garantire continuità, efficienza ed economicità dei trasporti.
Vincenzo Albano
Consigliere Comunale Partito Democratico
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