Brindisi, 27/04/2008

Albano (PD): "occorre tutelarsi contro la Gestor"

La cassa del comune, ovvero la Banca Privata della Gestor, ha riaperto i battenti! Allo stato attuale, almeno a quanto ci dice la stessa Gestor, depositaria unica del controllo e della quantificazione dei tributi comunali, i mancati versamenti nelle casse comunali per ICI, Tarsu, sanzioni del CdS e fitti, pagati dai nostri concittadini, sono di nuovo risaliti fino a raggiungere la sempre ragguardevole cifra di 2.641.480,45 euro, ovvero, per intenderci meglio, oltre 5 miliardi di vecchie lire.
Mancano all’appello 1.256.084,23 euro relativi al 2007 e 1.375.396,52 euro relativi ai mesi di gennaio e febbraio 2008. C’è voluta una commissione speciale comunale, una seduta del consiglio comunale, per non decidere nulla di concreto per porre rimedio a queste situazioni, per ritrovarci praticamente allo stesso punto di prima.
Cambia la proprietà, cambiano le cifre, ma il vizio rimane identico.
Certo la Gestor, come dichiara il contratto, verserà l’interesse del 2,50% che mi appare assolutamente ridicolo raffrontato anche alla sanzione e all’interesse applicato dalla stessa Gestor nei confronti dei nostri concittadini che, nello stesso periodo, hanno effettuato in ritardo i propri pagamenti.
Una ingiustizia bella e buona, assolutamente insopportabile, per la sanare la quale, ho già richiesto un intervento del sindaco che, purtroppo, non ha sortito alcun effetto.
Dopo tanti giri di valzer, provocati dal cambio quasi settimanale di amministratori, ora si è presentata una nuova proprietà della Gestor che, a quanto ci riferiscono le cronache giornalistiche, porta con sé un pesante carico di problemi sorti in diverse città italiane, alcune delle quali, diversamente da noi, si sono tutelate prontamente.
Tutti questi avvenimenti, i ritardati versamenti per tempi lunghissimi di cifre rilevanti, oltre ad essere estremamente pericolosi per la stabilità e gli equilibri di bilancio del comune, hanno certamente inciso negativamente sul rapporto fiduciario con la Gestor, ai quali si aggiunge l’ amara constatazione che il comune non ha la possibilità di controllare alcunché, di sapere chi, quando e quanto paga per tributi ogni cittadino di questa città.
Il comune, per intenderci, accetta le somme che gli danno, non dispone infatti di alcun mezzo per effettuare un controllo, tutto è in mano alla Gestor che, nonostante i molti anni trascorsi, sembra perennemente impegnata in operazioni di bonifica di una banca dati che non è stata mai fornita.
Il collegamento telematico, previsto dalla convenzione del 2002, non è stato ancora realizzato ed attivato; ma, quando anche lo fosse, non credo che possa ritenersi sufficiente a metterci dal riparo dai ritardi o dalle mancate rimesse.
Già qualcuno ipotizza che possa ravvisarsi una qualche responsabilità patrimoniale in capo ai consiglieri per non aver previsto forme adeguate di gestione in materia di riscossione dei tributi locali.
Io sono sicuro che, prescindendo da ogni altra considerazione, occorra tutelarsi, non a parole, ma con fatti e decisioni concrete affinché, come si disse all’unanimità in consiglio, queste situazioni, che intanto si stanno replicando, non abbiano più a ripetersi.
Allora per eliminare ogni problema, per non aggravare ulteriormente la situazione, bisogna agire e in fretta come hanno già fatto altri, sapendo che, oltre alla revoca della convenzione per reiterate e gravi inadempienze o all’annullamento del rinnovo del 2006, ( istituto non previsto dall’art. 3, comma 25, del D.L. n. 203/2005 che prevedeva invece la proroga), non ci rimane altro che pretendere, venuto meno il rapporto fiduciario, che i tributi e le altre riscossioni vengano versati, da subito, su un conto controllato direttamente dal comune.
Gli oltre 700 mila euro che paghiamo ogni anno di aggio a questa società, sono una somma più che sufficiente, direi ragguardevole, per pretendere ed approntare un sistema appropriato di controlli e di riscossione delle somme che non possono più essere rimessi alla buona volontà o all’arbitrio di una società privata.

Vincenzo Albano
Consigliere Comunale Partito Democratico