Ceglie M.ca, 09/05/2008

"Pensioni, ieri, oggi e …domani?": l'Inac in piazza

Sabato 10 maggio, sotto lo slogan “Pensioni, ieri, oggi e …domani?”, saranno allestiti stand e gazebo in più di cento città. Si raccoglieranno le firme per mettere la parola fine ad una vera ingiustizia. Attenzione anche ai giovani per cercare di costruire un valido sistema previdenziale del futuro.
In provincia di Brindisi l’iniziativa si svolgerà a Ceglie Messapica nella zona mercato dalle ore 8.00 alle ore 14.00.

Cento città, cento piazze. Sotto lo slogan “Pensioni, oggi, ieri e… domani?”, l’Inac, il patronato dei cittadini promosso dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori incontra nuovamente i cittadini. Dopo il successo dello scorso anno, l’iniziativa si ripete sabato 10 maggio in tutta Italia ed è tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema di grande interesse e attualità, quello della previdenza. Ma l’attenzione non sarà rivolta soltanto agli anziani. Verranno coinvolti anche i giovani ai quali è necessario costruire un sistema pensionistico adeguato. Insomma, affrontare e discutere le politiche necessarie per come salvaguardare il potere di acquisto e costruire le pensioni del domani.

Non solo. La mobilitazione dell’Inac, che vedrà scendere nelle piazze del nostro Paese centinaia di operatori del patronato pronti a dare risposte valide ai cittadini che visiteranno gli stand ed i gazebo allestiti nelle varie città italiane, avrà al centro anche un’importante iniziativa: si tratta dell’avvio di una Petizione popolare con la raccolta di firme per chiedere l’abolizione delle “finestre di accesso” per la pensione di vecchiaia e per quella anticipata con 40 anni di contributi, che spostano la decorrenza della pensione ad un periodo successivo rispetto a quello di raggiungimento dei requisiti.
In attesa di percepire la pensione, come oggi previsto dalla nuova legge entrata in vigore lo scorso primo gennaio, il lavoratore che ha raggiunto 40 anni di contributi, dovrà, infatti, continuare a lavorare e a versare contributi che non daranno alcun rendimento, mentre il lavoratore che ha raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia, dovrà continuare a lavorare anche dopo l’età pensionabile.
L’Inac chiede che compiuti i sessanta o i sessantacinque anni la pensione di vecchiaia venga corrisposta, come in passato, a decorrere dal mese successivo. Per questa ragione si chiede il sostegno dei cittadini a partecipare numerosi alla iniziativa di sabato 10 maggio e firmare così una Petizione popolare, la cui positiva riuscita sarebbe un atto di giustizia nei confronti di milioni di persone.

Negli stand e nei gazebo informativi, gli operatori del patronato saranno a disposizione dei cittadini anche per offrire consulenza e informazioni sui servizi che si svolgono in campo socio-previdenziale.

COMUNICATO STAMPA INAC