Brindisi, 10/05/2008
Il 20/7 le Frecce Tricolori si esibiranno nei cieli di Brindisi
Il prossimo 20 luglio, alle ore 18.00, Brindisi vivrà un evento definibile di epocale portata, una manifestazione in grado di attirare l'interesse di decine di migliaia di spettatori.
Dopo quasi trent'anni di assenza ritorna nei cieli di Brindisi il miglior team acrobatico mondiale: le Frecce Tricolori.
La pattuglia acrobatica nazionale si esibirà nei cieli di Brindisi al di sopra dell'aeroporto Papola-Pierozzi.
Le Frecce Tricolori sono la pattuglia acrobatica nazionale (PAN) dell'Aeronautica Militare Italiana, nata nel 1961 al seguito della decisione dell'Aeronautica Militare di creare un gruppo permanente per l'addestramento all'acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti.
Il suo nome per esteso è "313. Gruppo Addestramento Acrobatico; Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) Frecce Tricolori".
Dal 1982 utilizzano gli Aermacchi MB-339PAN. Sono dislocati sull'Aeroporto di Rivolto (UD).
La livrea dei suoi aeroplani è data dalla caratteristica banda tricolore che attraversa la fiancata dell'aereo su sfondo blu. L'addome dell'aeroplano è grigio chiaro mentre le insegne sono gialle. Il fumo colorato viene generato per dispersione, ed è composto da olio di vaselina a cui vengono aggiunti pigmenti non inquinanti.
Le Frecce Tricolori sono un misto di spettacolo e professionalità tutte italiane. I nostri piloti sono gli unici al mondo a volare in 10, nove più il solista, nonchè gli unici a restare sempre in vista del pubblico dal decollo in formazione all'atterraggio, sempre tutti assieme. Sono gli unici a presentare un repertorio di manovre acrobatiche completo e prestazionale. Sono gli unici ad appassionare gli spettatori per ben 25 minuti. Sono gli unici capaci di tracciare in cielo un tricolore di circa quattro chilometri.
La presenza delle Frecce non si limiterà ai 25' d'esibizione ufficiale ma anche agli altrettanti del giorno precedente alla stessa ora per esigenze di prova generale dello spettacolo e di presa di confidenza con l'orografia e i punti di riferimento a terra. |