Brindisi, 20/05/2004

Intervento della Sen. Stanisci sulla campagna elettorale

La campagna elettorale condiziona la vita, non solo politica, del nostro territorio.
Era, forse, ingenuo pensare che si svolgesse nel massimo della serenità privilegiando il confronto sui problemi ed usando toni e linguaggi comprensivi, escludendo dal confronto elettorale gli eccessi dello scontro, quali la volgarità, l’offesa e la denigrazione?
Forse, ma io confidavo nella serietà della classe politica, e mi auguravo che, pur tenendo alto il livello dello scontro, nessuno potesse mai trascendere nelle bassezze e nella maldicenza sistematica nei confronti dell’avversario politico.
Oggi, purtroppo, i tempi sono cambiati. Eppure non riesco ad abituarmi a questo “nuovo modo” di fare politica…
C’è chi preferisce stare dietro le quinte e vestire i panni del censore, deliziandoci, di tanto in tanto, con alcuni suoi interventi che hanno quasi sempre come bersaglio l’opera di quanti cercano di adoperarsi in prima persona per il bene della nostra comunità.
Ciò accade nonostante il nostro territorio non necessiti solo di “Buoni” consigli né, tanto meno, di cattivi esempi. Ha, invece, bisogno di impegni concreti e fattivi piuttosto che di una politica fatta di veleni e contumelie.
Bene fa Michele Errico a chiedere a tutti i rappresentanti istituzionali di evitare in questa fase la sollecitazione di convocazioni, di riunioni, incontri o firme, che peraltro si potevano sollecitare prima. Ciò, infatti, potrebbe essere recepito come demagogia politica, ancorché fatta in buona fede.
La sua richiesta è corretta, perché la nuova classe politica che vincerà le elezioni a Brindisi città e nella provincia dovrà misurarsi con la complessità dei problemi del nostro territorio, tenendo presente le novità che nell’ultimo periodo si sono registrate nella nostra comunità.
La nuova classe politica deve tenere conto delle ansie di cambiamento espresse nell’ultimo periodo. Deve farsi carico di un nuovo modo di concepire lo sviluppo del territorio: guai se non tenesse in considerazione la nuova consapevolezza che ha preso corpo tra la gente!
Qualsiasi progetto di sviluppo nella provincia di Brindisi non deve essere assorbito in maniera asettica della nuova classe politica.
I nuovi impianti che si vogliono realizzare nel territorio devono essere realmente funzionali alla nostra economia e non solo agli interessi di multinazionali e potentati economici.
Il dibattito su “quale sviluppo” non può essere liquidato con gratuito sarcasmo, come qualcuno fa.
In merito all’Accordo di programma, il presidente della giunta regionale ha avuto tanto tempo per firmarlo. Ora, dalle dichiarazioni di Sardelli, veniamo a conoscenza che potrebbe firmarlo addirittura in autunno, visto che ci sarebbero delle “emergenze in atto”.
Ricordo che la vicenda dell’Accordo di programma nacque come esigenza a seguito delle dismissioni delle attività industriali allora presenti a Brindisi. Per avere delle nuove iniziative bisognava caratterizzare ed eventualmente risanare o bonificare le aree da destinare ai nuovi insediamenti imprenditoriali. Tutto questo non è stato mai fatto per scelta del governo nazionale che ha dilazionato eccessivamente i lavori delle conferenze di servizi. A distanza di oltre quattro anni siamo ancora a discutere del nulla, nonostante nel frattempo le parti sociali, istituzionali ed imprenditoriali, in uno con la regione Puglia, abbiano licenziato sin dal 28 aprile 2003 la bozza di programma quadro. Il tempo trascorso è dovuto all’esigenza di un ulteriore approfondimento da parte della regione Puglia.
Vorremmo conoscere i motivi di tanta inerzia nei confronti della nostra terra.
Il centrodestra governa la provincia di Brindisi, la Regione Puglia ed il Paese.
Tanti sono stati negli ultimi anni i viaggi della speranza per chi li ha fatti.
Continuo è stato il “vai e vieni” da Borghini, Fitto, Maroni oltre alle richieste di incontri mai avuti dal sottosegretario Letta e da tanti altri importanti rappresentanti del Governo.
Le delegazioni trattanti formate da rappresentanti istituzionali, sindacalisti ed associazioni datoriali hanno chiesto la risoluzione dei problemi, ottenendo solo proclami e generiche promesse, puntualmente disattesi.
Ricordo ancora i manifesti elettorali di alcuni politici brindisini abbracciati a Berlusconi.
Il messaggio era chiaro: “Votatemi perché lui è con me”
Tanta brava gente, in buona fede, ha votato per loro convinta di fare la cosa giusta.
Questi sono i risultati……

COMUNICATO STAMPA SEN. STANISCI