S. Pietro V.co, 21/05/2008
Parco eolico off-shore Trevi Energy: le osservazioni del Comitato 8Giugno
Abbiamo inviato alla Capitaneria di Porto di Brindisi e a quella di Gallipoli, le Osservazioni del Comitato 8giugno alla richiesta della Trevi Energy S.p.A. di rilascio della Concessione Demaniale marittima per 50 anni di uno specchio acqueo di 1710 ha complessivi, situato nel tratto di mare territoriale antistante la costa dei Comuni di Brindisi, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Lecce, che ricade nel Compartimento Marittimo di Brindisi per il 44,5% (761 ha), e nel Compartimento Marittimo di Gallipoli per il 55,5% (949 ha).Tale richiesta è finalizzata alla realizzazione di una Centrale Eolica of-fshore, costituita da una cinquantina di aereo generatori, alti almeno 120 m. dalla superficie piatta del mare, a tre miglia dalla costa.
Il Comitato 8giugno è a favore dell’avvento e della diffusione delle energie rinnovabili. A cominciare dall’energia prodotta dal vento.
Ma sosteniamo pure che questo territorio è da disinquinare, e in pari tempo, da alleggerire dell’enorme carico e accumulo energetico che patisce (5000MW!), in quanto produce il 75% del fabbisogno energetico elettrico regionale, e gran parte di quello nazionale.
Pertanto, le Osservazioni avanzate sono comuni a quelle prodotte per analogo Progetto presentato dalla T.G.Energie Rinnovabili S.r.l. al Comune di San Pietro Vernotico, a cominciare dal fatto che tali parchi, comprese le opere a terra, ricadono in aree protette e di importanza comunitaria a mare, che gran parte del litorale indicato è da decenni alla ricerca di un nuovo equilibrio, soggetto com’è a fenomeni di erosione, acuiti dalla Centrale di Cerano, costato ingenti risorse pubbliche tra interventi a terra, pennelli, ripascimenti, rilancio turistico della zona. L’inquinamento acustico, elettromagnetico e visivo che ne deriverebbero, oltre alle conseguenze sulla fauna migratoria, sulle attività di pesca, sui pregevoli cordoni dunarii e le retrostanti zone umide, sulle praterie di posidonia oceanica, protetta da Direttiva Europea…, non crediamo facciano gli interessi ambientali, turistici, sociali ed economici della zona, al netto di ogni legittimo business aziendale.
E’ pur vero che tali impianti cominciano a diffondersi in Paesi del Nord, ma non certamente in zone turistiche, e comunque lontani dalle coste, anche a 20 km, non certamente ad appena tre miglia.
Del resto l’Enel, che pure ha fatto una mappatura delle zone marine pugliesi nelle quali potrebbero insistere parchi eolici per la loro particolare ventosità, ha coerentemente escluso Cerano e zone limitrofe, ritenendole inidonee, in quanto sarebbero situati troppo vicini alla costa e a troppo bassa profondità.
Il Coordinatore del Comitato 8giugno Ernesto Musio
Osservazioni progetto: Trevi Energy S.p.A.
Osservazioni progetto: T.G.Energie Rinnovabili S.r.l. |