Brindisi, 31/05/2008
Legambiente: "Acque finalmente Chiare"
Fin dal 1998 Legambiente ha denunciato gli usi ed abusi delle leggi regionali 3 e 8, frettolosamente cancellate dopo l’approvazione di progetti in deroga a strumenti urbanistici e a norme di tutela del territorio.
Uno di questi progetti è quello del complesso turistico-alberghiero denominato “case bianche-acque chiare”, nato con l’intento di rilanciare e valorizzare la costa nord del territorio, ma ben presto rivelatosi l’esempio del malcostume imperante a Brindisi. Pareri di conformità allegramente rilasciati, vincoli ambientali e paesaggistici ignorati, inalienabilità portata disinvoltamente da 10 a 5 anni, trasformazione dei moduli turistici in villette private.
L’intervento della magistratura – ancora una volta – farà chiarezza su tutto questo, ma restano i danni agli acquirenti in buona fede, che sono i veri danneggiati dal malaffare che ha caratterizzato tutto il progetto.
Ed è avvilente che la regione Puglia abbia rilasciato il giudizio di compatibilità ambientale per il nuovo villaggio “La pagoda”, in contrasto con il parere negativo del comune di Brindisi.
All’Amministrazione Comunale di Brindisi e alla Regione Puglia Legambiente chiede di dare finalmente via libera al piano della costa, giacente da ben 23 anni, in modo da dare certezze a tutti coloro che vogliono realizzare attività imprenditoriali, ma nel rispetto delle leggi, ed ai cittadini che hanno da tempo realizzato interventi sostenibili o intendono farlo nel futuro.
COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE BRINDISI
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