Brindisi, 11/06/2008
Costituito il gruppo "Articolo 18"
Si è costituito un gruppo spontaneo di cittadini di diversa estrazione sociale, culturale e lavorativa che ha in comune l'amore per la città di Brindisi e si sta interrogando sul futuro che la comunità può avere. Il nome che si è dato è quello di art. 18, prendendo spunto proprio dall’art 18 della Costituzione Italiana che sancisce la libertà di associazione. A questa associazione partecipano:
Carbonella Cosimo, Cellie Francesco, Cesi Fabrizio, Ciaccia Dino, Ciaccia Leonardo, D'Angelo Cosimo, De Vincentis Antonio, Longo Mario, Parisi Biagio, Pugliese Vincenzo, Sperto Francesco
Il portavoce è D'Angelo Cosimo , la sede è in via Mario Pagano n. 8.
Noi componenti del “Gruppo art.18” siamo convinti che una delle cause principali dello stato di degrado sociale di Brindisi, sia da ricercare nell’assenza della politica e dei politici affidabili. Il dibattito politico sembra essere monopolizzato solo dal cambio di casacca di alcuni consiglieri comunali e non dalle diverse ipotesi di sviluppo di questa città. Siamo in piena barbarie ideologica! Ed è di fronte a tanta involuzione del pensiero che noi del “gruppo art. 18” ci opponiamo. Ci opponiamo anche al fatto che nulla ci sembra si sia realizzato in merito alla “questione morale” se si prende come esempio che l’attuale Amministrazione Comunale si è insediata dando la sua fiducia ad un segretario generale prima indagato e poi condannato per truffa ai danni del Comune di Brindisi.
Sentiamo, quindi, la necessità di contribuire al dibattito politico locale sottolineando che diventato imperativo predisporre la politica locale attraverso alcune direttrici prioritarie. La prima è quella della necessità di una piena moralizzazione della politica. Siamo convinti che le istituzioni debbano fare proprio il testamento morale di Paolo Borsellino ovvero:
"C’è un equivoco di fondo.
Si dice che il politico che
ha avuto frequentazioni mafiose, se
non viene giudicato colpevole dalla
magistratura, è un uomo onesto.
No! La magistratura può
fare solo accertamenti di carattere
giudiziale. Le istituzioni hanno il
dovere di estromettere gli uomini
politici vicini alla mafia,
per essere oneste e apparire tali”
Vogliamo sollecitare i partiti a considerare la redazione di un codice etico condiviso, si è consapevoli che l’adozione ed il rispetto possa avvenire solo se si opera una scelta rigorosa nelle candidature, pertanto è ovvio che le scelte non possono più essere rivolte ai tanti candidati che una volta eletti non hanno tenuto conto neanche dello schieramento d'appartenenza. Non possono essere più scelti disoccupati cronici e piagnoni, personaggi senza né arte e né parte, desaparesidos della politica, uomini che in realtà sociali ordinarie sarebbero considerati solo dei disperati, è opportuno evitare di scegliere persone che hanno difficoltà ad esprimere correttamente ed in modo logico le loro idee (ammesso che ne abbiano di loro).
Così come è opportuno smetterla con il partito del NO a tutto, ed è invece, il momento di creare il partito del fare. Per concretizzare un’idea di sviluppo territoriale diversa, bisognerà concretizzare un’attività di pianificazione territoriale in un’ottica di sviluppo razionale e quindi sostenibile. Di conseguenza, bisogna evitare di gestire lo sviluppo di un territorio e di una comunità, in modo caotico e non conservativo, provocando i guasti che abbiamo sotto gli occhi.
Si è convinti che solo così si può costruire il futuro di Brindisi. Si è anche convinti che l'utopia non è una brutta malattia che genera mostri; in quanto è possibile il sogno di una città con una società perfetta anche nella consapevolezza che la storia raramente finisce con un happy end. Tuttavia, è necessario contribuire affinché Brindisi possa diventare come un come un organismo pluricellulare: ciascun organo ha una sua funzione che lo distingue dagli altri, e tutti insieme cooperano e interagiscono per l'equilibrio vitale dell'organismo stesso. Ognuno con il suo compito, con la consapevolezza e la volontà di non essere portatore di interessi faziosi od egoistici.
Dott. Cosimo D’ANGELO
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