Ostuni, 11/06/2008

Sequestrata merce contraffatta in una cooperativa sociale

Negli ultimi tempi i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni (Brindisi) avevano notato un anomalo andirivieni di persone dalla sede della cooperativa sociale “Vita Nuova” sita al n. 13 di via Tenente Melpignano.

Si tratta di una cooperativa sorta lo scorso anno allo scopo di favorire l’inserimento sociale e lavorativo di persone in condizione di disagio, fra cui alcuni ex detenuti, e che aveva fornito personale per lo smantellamento della nave turca incagliata sulla costa ostunese.
Dopo quell’occasione di lavoro la cooperativa non ne aveva avute altre, nonostante le richieste per ottenere commesse dal comune di Ostuni, anche perché la consistenza della cooperativa si era intanto ridotta a tre soli soci fra cui ERRICO Giacomo, pregiudicato Ostunese di 42 anni attualmente sottoposto al regime della Sorveglianza Speciale di P.S., e la sua compagna.
Ieri mattina la decisione di intervenire per verificare la legittimità degli affari gestiti dall’ERRICO nella sede della cooperativa.
Così i poliziotti hanno scoperto una vera e propria boutique di capi di abbigliamento ed accessori palesemente falsi che sono stati sottoposti a sequestro.

La perquisizione è stata poi estesa anche all’abitazione del Sorvegliato speciale dove è stata rinvenuta altra merce contraffatta.

Complessivamente, perciò, sono state sequestrate 400 paia di scarpe, con marchio Hogan e Nike, 100 giubbotti, monclear, Fay, Armani ed altro, 50 camice Burberry ed alcune borsette per un valore complessivo di circa 30.000 euro.
Nel corso degli accertamenti è emerso che allo attualmente la cooperativa non ha in alcuna altra attività (né potrebbe averla non possedendo più i requisiti relativi al numero minimo di soci richiesti dalla legge per tali tipi di cooperativa) e perciò essa, contro lo spirito della legge e lo scopo della sua costituzione, si era ridotta ad una mera copertura per le attività illecite di ERRICO Giacomo che è stato denunciato per i reati di ricettazione, commercio di merci con segni falsi in concorso con la sua compagna incensurata e per aver violato l’obbligo di vivere onestamente impostogli dal Tribunale di Brindisi con la sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno.

Proseguono le indagini per cercare di risalire la linea di approvvigionamento della merce contraffatta.

COMUNICATO STAMPA COMMISSARIATO DI POLIZIA DI OSTUNI