Brindisi, 14/06/2008

Visita Papa: il discorso del Ministro Fitto

Di seguito il testo integrale del discorso di benvenuto dell'On. Raffaele Fitto, rappresentante del Governo Italiano, in occasione della visita pastorale a Brindisi:
Santo Padre,

La prego di accogliere il più sincero benvenuto, in nome del Governo che rappresento, per questa Sua visita in Puglia. Un benvenuto che non interpreta soltanto i sentimenti delle Istituzioni ma anche l’affetto profondo della popolazione pugliese.

E’ la Sua seconda visita in questa regione nel volgere di un breve arco di tempo.
Bari, nel maggio del 2005, fu meta del Suo primo Viaggio Apostolico, in occasione del XXIV° Congresso Eucaristico Nazionale.
Ci permetta di immaginare una sorta di predilezione per la nostra terra, di Sua particolare considerazione per una regione così protesa verso l’Oriente.
Verso quella parte del mondo che tante preoccupazioni desta per le condizioni, spesso terribili, nelle quali vivono milioni di uomini e di donne e dove in grandissime difficoltà si muovono tante comunità cristiane. Qualcuna addirittura sottoposta a gravi privazioni dei diritti fondamentali in materia religiosa e civile.

La Puglia, che per più di un decennio fu terra di accoglienza e di transito per i popoli in fuga, ben comprende la Sua acuta ed operosa attenzione verso quei diritti di libertà religiosa senza i quali nessuna altra libertà è possibile.
Su questo vi è un cammino da percorrere rapidamente e proficuamente, come già delineato nell’udienza che Lei ha concesso al Presidente del Consiglio. Quell’identità del sentire confermata in quella occasione sarà di orientamento per il nostro lavoro nei tanti ambiti del sociale che richiedono un impegno guidato da valori fortemente condivisi.
Questa terra ha accolto quanti fuggivano da condizioni di vita inaccettabili e spesso dalla negazione di ogni valore.

La chiesa di Puglia, guidata dall’amorevole premura dei suoi Vescovi, vive ancora un cristianesimo popolare, favorito dalla vitalità delle singole comunità parrocchiali e dalla forte identità sociale del territorio. Sono ben visibili, infatti, la ricchezza e la portata storica delle sue tradizioni che trovano nella fede semplice e genuina dei fedeli, nel culto e nell’arte sacra la loro ordinaria manifestazione. Segreto e alimento della popolarità della fede sono senza dubbio i tanti santi e testimoni di Cristo che dal Gargano al Salento nel corso dei secoli hanno arricchito la nostra regione.
Ma in questa terra non possiamo solo guardare a noi stessi. Noi tutti crediamo fermamente che i diritti di cittadinanza vadano affermati ovunque, anche là dove oggi sono conculcati e disconosciuti e che l’accoglienza e l’integrazione devono sostanziarsi, per essere davvero tali, nella certezza dei diritti e dei doveri di tutti.

Ovunque c’è una domanda di libertà.
Libertà di culto e di parola, libertà civili di insegnamento e politiche che diano sostanza etica a quelle libertà economiche che si vanno affermando in maniera troppo spesso travolgente e non sempre rispettosa dei valori della persona. Brindisi, il Salento, la Puglia, La accolgono con gioia e gratitudine.
L’Oriente da qui non è lontano. Da lì fin dai primi tempi dell’era cristiana hanno toccato i nostri lidi alcuni membri delle comunità apostoliche favorendo nelle nostre terre il diffondersi della fede cristiana.
Per secoli questa è stata l’ultima terra occidentale che si lasciavano alle spalle quanti partivano per la Terra Santa. Ci piace pensare, Santo Padre, che la Sua presenza qui, voglia anche ricordarci un nostro perdurante essere pellegrini.
Ovunque in viaggio, anche nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nei nostri luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, ovunque.
In viaggio anche nelle Istituzioni, che ancora molto devono fare e su più fronti perché quei valori morali e culturali di solidarietà e di comunità si affermino.
Credo che così possa essere interpretata anche la grande saggezza che Lei sta esercitando nella geografia dei suoi viaggi, in Italia e all’estero.
Posti molto diversi, con problemi differenti ma nei quali deve essere affermata ogni condizione di libertà per poter liberamente condividere lo spirito e lettera del messaggio cristiano.
In nome del Governo La ringrazio ancora per la sua generosa presenza nella terra di Puglia che raccomandiamo ai Suoi pensieri perché difficile è il compito di tutti noi e per questo sempre aperto all’interlocuzione e al confronto soprattutto sulle tante questioni che investono quei valori fondamentali senza i quali la politica si riduce a mera amministrazione dell’esistente, a casuale registrazione di umori temporanei sull’onda di suggestioni occasionali.

Ancora benvenuto, Santo Padre e Le chiediamo di accogliere la gratitudine dei pugliesi che in tantissimi hanno voluto esserLe vicini per testimoniare l’affetto verso la Sua persona e il legame profondo che unisce le nostre famiglie a quanto Lei rappresenta.

On. Raffaele Fitto