Brindisi, 20/06/2008

Ex Dow Chemical: ennesimo appello di 18 "disperati"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

Questo l’ennesimo disperato appello che lanciamo.
La nostra sofferenza dura ormai da circa sei anni, da quando la nostra fabbrica, la “DOW CHEMICAL” chiuse i battenti.
Eravamo 184 unità: in questi anni sono stati “sistemati” in 166, chi col prepensionamento, chi coi benefici della legge sull'amianto, molti altri ricollocati in varie aziende.
E noi rimasti, siamo forse i figli di un Dio minore, figli di nessuno, dimenticati da Dio e dal mondo?
Perchè questa grande ingiustizia, non siamo forse uguali agli altri colleghi?
Perchè nonostante i tanti solenni impegni assunti dalle nostre istituzioni, Comune Provincia e Regione, (Accordo istituzionale, Accordo di programma sulla chimica) continuiamo a vivere, con le nostre famiglie, in una situazione ormai drammatica, senza alcuna prospettiva?
A chi conviene tutto ciò?
Forse qualcuno verserà “lacrime di coccodrillo” di fronte a probabili atti di autolesionismo da parte nostra?
Esiste in questa città, in questa provincia, qualche rappresentante istituzionale, qualche politico (parlamentare, consigliere regionale) che abbia un minimo di sensibilità e coscienza, che voglia interessarsi e risolvere questo problema?
Siamo rimasti soltanto in 18, con un pizzico di buona volontà da parte di tutti, la nostra situazione potrebbe essere risolta, se si considerano le tante grandi aziende presenti sul nostro territorio.
Attendiamo risposte, prima che sia troppo tardi.
E che la visita di sua Santità Benedetto XVI illumini e scaldi il cuore di qualcuno!

I 18 disperati
Ex DOW CHEMICAL