Brindisi, 04/07/2008

Romano (PD) esamina il Piano Regionale della Salute

Un intervento del Consigliere regionale del PD, Giuseppe Romano.

“Le audizioni convocate dalla Commissione regionale Sanità sul piano della salute adottato dalla Giunta regionale il 13 giugno scorso, mi inducono a svolgere alcune riflessioni.
Per il micro sistema della mia ASL, quella di Brindisi, chiusa la partita della cardiochirurgia con dieci posti letto, occorre esaminare l’offerta complessiva di sanità per una popolazione da troppo tempo sotto la spada di Damocle della crisi ambientale.
Offerta di sanità e dato epidemiologico devono camminare insieme.
E’ razionale l’offerta ospedaliera con l’Ospedale autonomo San Pietro - Mesagne, con la mission di “centro risvegli” per l’Ospedale di Ceglie M., con un secondo Ospedale intermedio di 250-300 posti letto per l’area nord di Brindisi.
Il “Perrino” di Brindisi, però, abbisogna di una più puntuale attenzione.
Il potenziamento proposto lo libera da prestazioni routinarie e quindi si potrà lavorare sui ricoveri extralocati o sulle dimissioni difficili, caratterizzando la sua mission di Ospedale di eccellenza.

In relazione a tale obiettivo, pongo tre questioni:
1) - l’incidenza della mortalità per tumore del polmone che interessa la nostra Provincia, pone il problema della chirurgia toracica. Una risposta è necessaria.
2) - il giudizio positivo sul centro Grandi Ustioni supera i confini regionali. Le prestazioni erogate a cittadini albanesi qualche settimana fa, ne sono la riprova. Vi sono allora le condizioni perché il “Perrino” ospiti la banca del tessuto, dando al centro una valenza sovra regionale
3) - la Legge regionale 24 del 2006 definì l’organizzazione del nostro sistema trasfusionale, riconoscendo il servizio di immunoematologia dell’Ospedale di San Giovanni Rotondo quale centro di riferimento per la conservazione delle staminali da cordone ombelicale.

Il servizio del “Perrino”, giusto parere del coordinamento regionale alle attività trasfusionali, ha i requisiti per divenire centro di riferimento pubblico per la conservazione delle staminali.
Per la medicina territoriale, è utile insistere per una migliore e più razionale offerta di sanità.
Questo livello di organizzazione, proprio perché si rivolge a tutti i cittadini, anche quando si è in salute, deve ottemperare ad esigenze di trasporto, di riconoscimento delle sedi deputate all’offerta. Del resto con la legge regionale 25 del 2006, abbiamo descritto il modello organizzativo del nuovo distretto socio-sanitario, affidando allo stesso il ruolo del Care Service Pathways (servizio di presa in carico).
Il Distretto va implementato per garantire in modo omogeneo su tutto il territorio, identico livello assistenziale, sapendo che la legge regionale assegna a questo livello l’organizzazione delle funzioni di assistenza sanitaria e sociale.
Oggi non è così, anzi nell’immaginario collettivo, compreso le priorità che si dà la politica, il Distretto è conosciuto per la funzioni meramente amministrative.
La attuale ripartizione della Provincia nei 4 distretti socio-sanitari non mi sembra idonea a garantire risposte adeguate alla domanda che viene avanzata.
Gli stessi piani sociali di zona stanno appalesando difficoltà e criticità.
Le reti per la specialistica ambulatoriale, per i poliambulatori, per i consultori, per l’ADI, per l’assistenza respiratoria, per la riabilitazione psichiatrica, fanno emergere criticità da affrontare perché non riescono a garantire uniformità ed omogeneità.
Ritengo allora strategico, proporre proprio alla luce del nuovo modello definito con la legge 25/ 2006, il ritorno agli ambiti territoriali precedenti al riordino voluto da Fitto.
Sei distretti socio-sanitari e cioè Brindisi, Mesagne (con Latiano, Torre S.S. ed Erchie), San Pietro Vernotico (con Torchiarolo, Cellino S. Marco, Sandonaci, San Pancrazio S.), Francavilla Fontana (con Oria, Ceglie Messapica, Villa castelli), Ostuni (con San Vito dei N., Carovigno, San Michele Sal.), Fasano (con Cisternino) possono rispondere in modo più appropriato alle attuali criticità.
Naturalmente tutto ciò a risorse invariate”.

COMUNICATO STAMPA GIUSEPPE ROMANO - CONSIGLIERE PD ALLA REGIONE PUGLIA