Carovigno, 25/07/2008

Il Pd sul rischio nucleare ed il ripristino del distretto sanitario

Le decisioni più importanti che riguardano il territorio comunale e la vita dei cittadini che in quel determinato territorio ci abitano vengono assunte in Consiglio Comunale.
In Consiglio Comunale si discute di bilancio, di diversi argomenti che i Comuni sono tenuti per legge ad affrontare. Ci sono però, a volte, argomenti un po’ più delicati che riguardano direttamente la salute e la vita quotidiana dei cittadini.
Il Partito Democratico di Carovigno ha portato in Consiglio Comunale e chiamando i nostri amministratori ad esprimersi su due questioni molto importanti: il ripristino del quinto distretto sanitario che comprenda le municipalità di Ostuni, Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino e a discutere di un vecchio fantasma che ancora aleggia nella nostra Carovigno, quella della centrale nucleare.
Ma andiamo con ordine.
La precedente Amministrazione regionale pugliese capeggiata da Raffaele Fitto si giocò la rielezione sulla questione del riordino ospedaliero.
Cioè per risparmiare fondi destinati alla sanità, il riordino prevedeva la chiusura o il ridimensionamento delle strutture sanitarie pugliesi. Da 70 distretti sanitari si è passati a 47.
Il risultato per quel che riguarda Carovigno è che il nostro Comune è stato associato al distretto sanitario di Francavilla Fontana con disagi inimmaginabili per chi è malato, per chi è anziano, per chi non dispone di un mezzo proprio, considerata la precaria o inesistente rete del servizio di trasporto pubblico per collegare i due comuni in questione.
Un problema serio anche per i medici che operano nel nostro territorio che devono sottrarre tempo ai propri pazienti per recarsi a sbrigare pratiche nella lontana Francavilla.
La Giunta regionale Fitto, soprattutto grazie al tema della sanità, non venne confermata alla guida della Regione Puglia. Al suo posto si è insediata la Giunta Vendola.
Il questi giorni il Piano della Salute in Puglia inizia l’iter politico-istituzionale per cercare di essere approvato prima della pausa estiva. Il Piano pugliese va oltre la risposta strettamente sanitaria per affrontare i bisogni della persona: stile di vita sana, corretta alimentazione, ambiente e luoghi di lavoro sicuri.
Grazie soprattutto all’impegno del Consigliere Regionale del Partito Democratico Giuseppe Romano ad integrazione del Piano si sta cercando di introdurre anche la restituzione del quinto distretto sanitario che comprenda le municipalità di Ostuni, Carovigno, San Vito dei Normanni, San Michele Salentino con il Comune di Ostuni Capofila;
Quindi anziché Francavilla Fontana si tratterebbe di recarsi ad Ostuni: ben altra cosa.
È proprio questo che attraverso un ordine del giorno presentato in Consiglio Comunale di mercoledì 16 luglio abbiamo chiesto alla nostra Amministrazione Comunale.
Abbiamo chiesto cioè di esprimersi pubblicamente a favore di un ritorno nel distretto sanitario di Ostuni. Con nostro sommo stupore, dato che prevedevamo una votazione positiva all’unanimità, abbiamo appreso che il Sindaco Zizza e la sua maggioranza ha rigettato la nostra proposta adducendo che il distretto di Francavilla, ora che quel Comune è commissariato, è molto attivo e che ha in cantiere molti progetti da realizzare con i comuni associati. Per cui non se la sentivano di lasciare “la via vecchia per la via nova”.
Noi consideriamo questa una scelta politica. La nostra Amministrazione che non compie un passo per agevolare i cittadini Carovignesi. Certe scelte devono far riflettere. Come deve fare riflettere anche l’altra questione che abbiamo posto all’attenzione del Consiglio Comunale del 16 luglio scorso e che riguarda la questione nucleare.
Quello dell’approvvigionamento dell’energia è un argomento di stretta attualità dato l’altissimo costo del petrolio. Il Governo Berlusconi non nasconde il forte apprezzamento verso l’energia nucleare e di questo non ne fa certo mistero. Se si dovesse tornare all’ausilio delle centrali nucleari per rifornire il Paese di energia si ripartirebbe da quelli che erano i vecchi siti previsti per l’installazione delle centrali. “il Sole 24 ore” ha pubblicato l’elenco di questi vecchi siti menzionando per la Puglia i siti di Avetrana e di Carovigno.
Noi abbiamo chiesto di sgombrare il campo da ogni equivoco dichiarando il nostro Comune assolutamente non disponibile.
Anche qui pensavamo che non ci sarebbe stato nessun problema a votare favorevolmente questo ordine del giorno. Invece niente da fare.
Si continuano ad alimentare sospetti e a non dare risposte chiare e inequivocabili.
Il Sindaco Zizza ha dichiarato che non ci sono le condizioni per doversi preoccupare.
Noi invece siamo preoccupati quando non si danno segnali forti che permettano al cittadino di potersi orientare. A cosa serve allora il Consiglio Comunale? A discutere solo di bilancio?
Perché non si cerca di avere un dialogo con l’opposizione cui non è stata nemmeno concessa una stanza all’interno del Palazzo Comunale per poter esercitare il proprio ruolo? Credo che le nostre proposte abbiano una sola logica: il buon senso. Buon senso che invece sembra aver smarrito la maggioranza che governa la nostra Carovigno.

COMUNICATO STAMPA MARIO CICORIO - SEGRETARIO PARTITO DEMOCRATICO - CAROVIGNO