Mesagne, 01/08/2008
Mesagne incalza: “iacta alea est”
Iacta alea est
Nelle nostre orecchie risuona tuttora l'eco dei comunicati stampa che, nei mesi scorsi, hanno visto il centro sinistra dibattersi sul numero dei consiglieri che avrebbero dovuto comporre l'assise comunale.
Ancora ricordiamo i toni esacerbati utilizzati durante l'ultima campagna elettorale, quando, mentendo pur sapendo di mentire, si è, prima, gridato ai quattro venti che “ in caso di vittoria al ballottaggio del sindaco di centrodestra, si riproporrebbe nuovamente la medesima situazione dello scorso anno...commissariando il Comune” e, poi, si è giunti a dare addirittura del “bugiardo” ad Enzo Incalza, perchè, dopo l'apparentamento con i socialisti, si disse chiaramente che in caso di sua elezione il Consiglio comunale avrebbe visto schierati dieci consiglieri di centro destra ed altrettanti di centrosinistra.
Per tal motivo, si era anche accusato il centro destra di “lucida strategia”, volta ad ingannare e confondere l'elettore e si era, volutamente, sottaciuta l'esistenza del decreto legge n. 267/2000, che, invece, in materia parlava chiaro.
Poi, è giunto il giorno delle elezioni, Enzo Incalza è stato proclamato sindaco ed il Tribunale di Mesagne ha dichiarato eletti i venti consiglieri, che, da tre mesi a questa parte, siedono in Comune in numero esatto di dieci contro dieci.
Sarebbe bastato prendere atto di ciò e procedere nel lavoro: gli scontri e le bizze della campagna elettorale, presto, sarebbero stati dimenticati... Invece, non paghi, i nostri avversari politici, con una testardaggine degna del miglior Don Chisciotte, hanno insistito e persistito sulle loro posizioni, tanto da presentare, qualche mese dopo le elezioni amministrative, un ricorso al TAR, affinché tale Tribunale decidesse, in ultima istanza, sulla legittimità del decimo seggio assegnato al centro destra.
Ebbene, il TAR, il 30 luglio u.s., ha deciso e di fatto ha confermato in toto l'attuale compagine comunale: dieci consiglieri eletti al centro destra e dieci al centro sinistra. Come noi avevamo sempre sostenuto.
Da parte nostra nessun commento. I fatti adesso risuonano più di qualunque parola e ricoprono ogni vecchia eco.
Come disse Cesare sulle sponde del Rubicone: “iacta alea est”, ovvero il dado è tratto con ogni relativa conseguenza.
Uff. stampa “Mesagne incalza”
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