Brindisi, 09/06/2004

Autospurghi: E' emergenza

Si sono riuniti in assemblea straordinaria, giorno 8 giugno 2004, presso la sede della CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e delle P.M.I., Associazione Provinciale di Brindisi alla presenza del Direttore della CNA, Salvatore Tomaselli e del Coordinatore Provinciale delle imprese di autotrasporto Giuseppe MARSICO, tutte le imprese di autospurgo a seguito della chiusura improvvisa e senza preavviso degli impianti di depurazione di Brindisi-Fiume Grande e di Ostuni, ad opera dall’Acquedotto Pugliese.
Tale chiusura, sostengono gli operatori rischia di creare una situazione insostenibile, in quanto gli stessi, dovendo comunque garantire un servizio di pubblica utilità, svuotamento di pozzi neri, si trovano costretti a smaltire liquami presso altri siti più lontani e per giunta privati, con costi superiori, sia in termini di trasporto, che di gestione di risorse umane e quant’altro possa derivarne.
L’assemblea ha dato mandato alla CNA, di chiedere immediatamente un incontro con il Prefetto di Brindisi, perché lo stesso intervenga e attui gli opportuni provvedimenti in modo da scongiurare una situazione che rischia da un punto di vista igienico sanitario di creare non pochi problemi.
Inoltre, in attesa che avvenga questo incontro con il Prefetto i presenti all’assemblea, circa trenta hanno deciso un fermo sino alla giornata di Sabato 12 giugno p.v., e rivolgono l’invito a chi per ragioni diverse non ha partecipato all’incontro, in modo da sensibilizzare l’opinione pubblica, alla quale il servizio è rivolto, ma anche i soggetti preposti alla gestione del problema, Prefetto, Comuni interessati, Acquedotto Pugliese, sottolineando che un settore quale quello degli autospurghi, non può ogni volta essere la parte terminale di problemi che non sono certo causati dalla categoria.

COMUNICATO FITA CNA BRINDISI