Brindisi, 11/09/2008

Le criticità che attanagliano l’intero territorio Brindisino: le Associazioni incontrano la Coldiretti

Nei giorni scorsi presso la sede della Coldiretti di Brindisi si è tenuto un incontro tra i dirigenti della confederazione agricola e le associazioni ambientaliste per analizzare più dettagliatamente le criticità che attanagliano l’intero territorio Brindisino.

I dirigenti Coldiretti hanno voluto questo contatto dopo aver incontrato la società Brindisi LNG per mettere a confronto i diversi punti di vista sulla costruzione a Brindisi di un rigassificatore e su tale rilevante questione hanno confermato la ben nota e netta posizione critica. Ma non è stato solo questo il tema dell’incontro in quanto si è parlato anche del grave impatto ambientale che da anni viene provocato dal polo energetico, dalla centrale Enel ed Edipower in particolare.

Dall’incontro è emersa l’importanza di dare valore al mondo imprenditoriale agricolo, sia dal punto di vista agroalimentare, tutelando la salubrità dei prodotti locali e non escludendo l’esigenza di costituire sul territorio, in aree sicure e non di forte impatto ambientale, infrastrutture utili alla miglioramento della qualità dei prodotti e alla reale riduzione dei costi energetici.

Pertanto, se da un lato è indispensabile promuovere prodotti tipici ortofrutticoli dando valore alla sicurezza alimentare e al legame con il territorio, quest’ultimo non può apparire danneggiato da eventi che gravano negativamente sull’immagine e sul conseguente valore economico dei prodotti. Fatti, per intenderci, come quelli che hanno determinato l'ordinanza sindacale che vieta le coltivazioni in un area di 500 ha sotto Cerano e la scelta di immettere in libertà un numero imprecisato di lepri facendo saltare gli equilibri di un delicato ecosistema e arrecando notevoli danni.
Occorre, tra l’altro, che le politiche di investimento non devono avere corsie preferenziali nei confronti del sistema industriale ma tenere nella giusta considerazione l’intero sistema economico e quindi l’agroindustriale, dal momento che l’agricoltura è elemento della massima importanza nella crescita economica di una società.

Al termine dell’incontro i dirigenti Coldiretti e le associazioni hanno convenuto sull’utilità di un lavoro sinergico e di un percorso comune per affrontare con più efficacia i gravi problemi del territorio brindisino, manifestando l’impegno a seguire le vicende ambientali di Brindisi. Coldiretti, trovando piena rispondenza nella sensibilità delle associazioni ambientaliste, ha proposto un convegno su tematiche legate all’ambiente e alle prospettive di sviluppo.

A tale scopo saranno coinvolte le rispettive sedi nazionali per assicurare la presenza di figure tecniche autorevoli. I dirigenti della Coldiretti sono fortemente convinti dell’utilità di innovare il settore per competere sul mercato mondiale agroalimentare, e che ciò si può concretizzare solo con la salvaguardia di un territorio “assediato” e gravemente minacciato.

Comunicato congiunto di COLDIRETTI e Italia Nostra, Legambiente, WWF, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.