Brindisi, 19/06/2004
Antitrust: realizzare il rigassificatore
"Il mercato del gas in Italia appare chiuso e con prezzi più alti che nel resto d'Europa a causa soprattutto della posizione dominante di Eni , nonostante le norme introdotte tre anni fa abbiano aperto il processo di liberalizzazione."
Il colosso petrolifero ''controlla tutte le infrastrutture di trasporto internazionale utilizzate per l'importazione di gas in Italia''
Lo dice oggi l'Antitrust,"Una delle principali cause del fenomeno va individuata nella persistenza della posizione dominante di Eni, anche attraverso le sue controllate, nella fase di approvvigionamento di gas", si legge in una nota dell'Antitrust, a conclusione della sua indagine conoscitiva sullo stato della liberalizzazione del settore del gas naturale, avviata assieme all'Autorità per l'Energia elettrica e il gas."
Le norme in vigore limitano la quota di gas che Eni può immettere al consumo in Italia e nel 2003 questa quota era pari a circa il 68% del gas consumato.
"Tuttavia tale quota sale ben di oltre il 75% se si considerano le quote cedute da Eni ad operatori di propria scelta (le cd 'vendite innovative')", si legge nella nota.
"Lo sviluppo di un'effettiva concorrenza... è strettamente condizionato dall'ingresso di nuovi operatori indipendenti da Eni".
Per favorire questo obiettivo, l'Antitrust raccomanda la realizzazione entro il 2008 dei progetti di nuove infrastrutture a Brindisi e Rovigo ----- i più probabili ---- tra quelli previsti.
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