Brindisi, 13/09/2008
Nigro (PRC) sul giovane afghano trovato morto al porto di Brindisi
Apprendiamo dalla stampa della morte di un minore afgano nel porto di Brindisi.
Naturalmente, oltre alla solidarietà per una tragedia di questa natura, vogliamo esprimere tutto il nostro disappunto per una vicenda che si colloca all’interno di un sistema, quello della gestione del fenomeno migratorio, che fa acqua da tutte le parti. Si può affermare che questa è una tragedia annunciata e purtroppo non è la prima che avviene a Brindisi.
In Italia, oltre che di lavoro e di incidente stradale si muore di frontiera.
Nonostante i cincischiamenti della destra sull’immigrazione la legge in vigore è sempre la Bossi-Fini, la quale non prevede effettivamente canali di ingresso legale e , come nel caso avvenuto a Brindisi non tutela a sufficienza i minori stranieri non accompagnati.
Quanti altri morti di frontiera dovremmo ancora sopportare prima di abrogare quella legge assassina, che con i suoi meccanismi perversi provoca tragedie cosi immani?
La nostra solidarietà al giovane afgano vuole essere un grido contro scelte politiche ignobili che hanno prodotto negli ultimi anni migliaia di morti sulle nostre coste e, nonostante le falsità gridate dai tg e dai giornali, non hanno risolto alcunché, anzi hanno solo allontanato la possibilità di gestire le migrazioni in modo razionale.
Gianluca NIGRO
Segreteria Regionale PRC
COMUNICATO STAMPA PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA |