Brindisi, 16/09/2008
Rigassificatore, Associazioni: "Berlusconi calpesta la nostra popolazione"
"Durante la prima trasmissione della nuova stagione di “Porta a Porta” il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha fatto riferimento al problema dei rigassificatori menzionando quello di Brindisi come fra quelli di sicura prossima realizzazione. Si è trattato di un’affermazione gravissima che in mancanza di una tempestiva correzione starebbe a significare che il Governo non tiene in alcuna considerazione la procedura di revisione dell’iter autorizzativo tuttora in corso la quale prevede la Valutazione di Impatto Ambientale e la consultazione delle popolazioni interessate, adempimenti fondamentali a suo tempo ingiustificatamente omessi. "
Ci troveremmo quindi stando alle parole del Premier di fronte ad una vera e propria messinscena che calpesta il diritto e offende la dignità delle nostre popolazioni: riunioni di Comitati, audizioni delle parti interessate, studi tecnici, consultazioni degli orientamenti sociali sarebbero tutte perfettamente inutili perché la faccenda sarebbe stata già decisa in chissà quale Palazzo con lo stesso metodo dei colloqui a due con la quale ebbe inizio: allora l’intesa con l’ex Primo ministro Blair ed oggi un nuovo incontro con l’attuale Premier britannico Brown.
Il Presidente del Consiglio parla del rigassificatore senza tener conto della peculiarità di un caso che è stato segnato in questi anni dall’opposizione delle amministrazioni locali e della regione puglia, da massicce manifestazioni di protesta popolari, da procedure di infrazioni della Comunità Europea, da significative pronunce della Giustizia amministrativa e da ben tre conferenze dei servizi presso il Ministero dello Sviluppo che hanno riaperto il caso sfociando nella decisione di procedere ad una VIA postuma con i connessi adempimenti. Ma l’on. Berlusconi non tiene sopratutto conto che l’intera procedura autorizzativa è stata segnata da comportamenti che hanno dato luogo ad un’inchiesta penale tuttora in corso per gravi reati (falsità e corruzioni) col sequestro ancora in atto dell’area dove dovrebbe sorgere l’impianto e con arresti che hanno coinvolto anche i vertici della società costruttrice.
Nel protestare vivamente contro la inammissibile e mortificante sortita del Presidente del Consiglio facciamo appello al Sindaco di Brindisi, al Presidente dell’Amministrazione Provinciale e al Presidente della Regione Puglia perché vogliano urgentemente e nettamente contestare le gravi affermazioni dell’on. Berlusconi ribadendo le ragioni per le quali le istituzioni e le popolazioni locali si sono opposte alla realizzazione dell’impianto e continueranno a farlo con la massima determinazione.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
Italia Nostra, Legambiente, WWF, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.
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