Ostuni, 17/09/2008
Da domani convegno su "etica del dialogo e cultura della solidarietà"
"Il Mediterraneo: etica del dialogo e cultura della solidarietà" è il tema del VI convegno nazionale che si svolgerà dal 18 al 20 settembre a cura del Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic): presidenza nazionale, delegazione regionale e gruppi Meic della regione; ufficio diocesano per il "Progetto culturale" Brindisi-Ostuni; centro di cultura "Cirignola"; Uciim regionale; Ucid diocesano; Sibce-presidenza nazionale di Bari; Ugci diocesano, università del salento; dipartimento di Pedagonia dell'Università di Perugina; associazione "Amici di Ostuni" e associazione "Le frontiere della scienza" di Ostuni.
I lavori, patrocinati dal Comune di Ostuni, si apriranno giovedì 18, alle ore 9, presso il salone del centro di spiritualità "Madonna della Nova" con l'apertura del dr. Pietro Lacorte e la prolusione del prof. Signore mentre proseguiranno, nei giorni successivi, presso quelli dell'hotel Incanto.
Una due giorni che vedrà a confronto: filosofi, teologi, politologi, operatori culturali e dello sviluppo che dibatteranno tematiche del "presente", crocevia di un passato, sempre più da rileggere e un futuro che è tutto da pensare.
"Da alcuni anni - sottolinea nella sua introduzione il prof. Mario Signore - il Meic nazionale, su promozione dei gruppi Meic di Puglia, ha assunto il Mediterraneo come "chiave ermeneutica" per interpretare i segni del nostro tempo, in una contingenza culturale in cui il postmoderno ha mostrato pesanti difficoltà a "comprendere" il corso irrefrenabile degli eventi e ad approntare paradigmi essenziali per rispondere responsabilmente alle domande della storia. Sin dall'inizio ci siamo resi conto che, "visto dal Mediterraneo", il mondo degli uomini, gravido di idee, di opere, di progetti, potesse guadagnare quella prospettiva di virtuosa "complessità" in grado di sconfiggere i pericolosi riduzionismi della cultura della divisione che si esprimono, spesso tragicamente, nei fondamentalismi di varia natura o nei nazionalismi moderni o, ancora, nelle pretese di validità degli economisti, della globalizzazione o nell'ideologia della crescita illimitata".
"In definitiva, non è sulle sponde del Mediterraneo che si è sperimentata la meravigliosa unità di logos ed ethos, di teoria e prassi, di politica, economia, arte di vivere? E che dire di quel primo esercizio di dialogo fra Atene e Gerusalemme propiziato da Paolo?. Riandare col pensiero critico a quelle origini rimettendo al centro quell'esperienza speculativa, civile, politica ed economica, forse può dimostrare un buon esercizio per costruire nuovi pensieri e nuove prassi anche per il nostro tempo, così diviso e senza centro nel quale, pure, siamo destinati a viver; a ciascuno tocca la responsabilità del proprio tempo sia pure con uno sguardo responsabile lanciato verso il futuro".
COMUNICATO STAMPA AMM.NE COMUNALE DI OSTUNI |