Brindisi, 22/09/2008

Rubano ricambi Fiat 500: due denunce per ricettazione in concorso

Proseguono i servizi di controllo del territorio svolti dalla Sezione Volanti anche nei quartieri periferici della città allo scopo di prevenire il compimento di furti o reprimere qualche episodio già verificatosi.

Alle ore 17,00 di sabato scorso la Sala Operativa riceveva una telefonata nel corso della quale un cittadino segnalava movimenti sospetti in Via B. Cellini a Brindisi.
Così veniva inviata una Volante per verificare la presenza di due giovani che, come riferito, erano intenti a smontare alcuni pezzi di carrozzeria da una autovettura Fiat 500 di colore verde, con indicazioni pure relative alla targa, identica per modello e colore all’autovettura di cui il cittadino stesso aveva subito il furto verso la fine di Agosto proprio nella stessa zona. Giunti sul posto, gli Agenti riscontravano effettivamente la presenza della segnalata autovettura di colore verde metallizzato, in disuso da diverso tempo, priva di diversi componenti e con il portellone posteriore seriamente danneggiato.
Venivano così avviati accertamenti ai terminali del Ministero dell’ Interno consentivano di appurare che il mezzo “ de quo” risultava intestato ad una donna abitante nei pressi. Subito veniva contattato un appartenente al nucleo familiare dell’intestataria al fine di accertare le motivazioni della presenza dell’auto sul posto, ma prima di poter sapere di più, sopraggiungeva nella piazza una Fiat Marea scura, occupata proprio da due giovani, identificati per T.V., cl.85 di Brindisi e S.D., cl.79 di Brindisi, entrambi con precedenti specifici, all’interno della cui autovettura vi era un portellone posteriore di Fiat 5oo, uguale per colore e modello a quello trovato smontato per strada. Attesa pertanto la pregressa segnalazione, veniva chiesto ai due notizie sulla provenienza del componente ma ai Poliziotti questi fornivano indicazioni contraddittorie e non supportate da alcun riscontro.
Infatti si provvedeva a contattare il personale di un locale rivenditore di pezzi usati di auto, dai due indicato come luogo di reperimento del cofano, ma dal negozio nessuno confermava quanto sostenuto dai due sospetti. Tra l’altro, nel frattempo si acclarava che la Fiat 500 parzialmente smontata era, guarda caso, di una parente di uno dei due e dunque non poteva escludersi che stessero sistemando l’auto della parente con pezzi trafugati altrove. La conferma a ciò giungeva poco dopo, perché tramite contatti con il rivenditore indicato dal logo ancora impresso sul cofano si verificava che proprietario del cofano trasportato dai due era un terzo cittadino, il quale raggiunto telefonicamente confermava di aver subito il furto della sua auto mai più ritrovata. Scattava in tal modo la denuncia a piede libero per ricettazione in concorso.

COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI - UFFICIO PREVENZIONE GENERALE & SOCCORSO PUBBLICO
SEZIONE VOLANTI