Brindisi, 29/09/2008

Gallone: "necessario un ricambio della attuale classe politica locale"

Nel momento in cui a Brindisi impazza il toto-sindaco e tutti aspettano la decisione di Mennitti di candidarsi o meno nella prossima competizione elettorale amministrativa, riteniamo più utile per la collettività sottoporre alla attenzione pubblica tutta una serie di considerazioni sui fatti più importanti che hanno caratterizzato l’amministrazione nell’ultimo periodo.
Il rischio, infatti, è che il dibattito su chi sarà candidato a competere per la fascia tricolore nel prossimo quinquennio serva solo per calare una cappa di silenzio sui problemi reali che la gente affronta quotidianamente.
In questi giorni la GESTOR sta notificando numerose cartelle esattoriali per il pagamento della tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. A che titolo lo fa, considerando che il Consiglio Comunale di Brindisi ha deliberato la risoluzione del contratto perché in assenza della trasmissione degli archivi da parte della GESTOR non ha potuto esercitare in tutti questi anni alcun controllo sulla regolare esecuzione del servizio affidato in concessione?
E se tutti i cittadini decidessero di far ricorso al giudice di pace avverso gli avvisi di pagamento, quali conseguenze si verificherebbero per le casse comunali?
Ed il Sindaco Mennitti, che della battaglia sulla legalità e trasparenza ne ha fatto un vessillo, cosa consiglia di fare ai suoi concittadini?
E perché in questi anni non è stato sollevato con forza il problema dell’assenza degli archivi, chiedendo alla GESTOR la risoluzione del contratto?
La cosa è ancora più paradossale ove si pensi che si chiede ai brindisini di pagare centinaia di euro per un servizio inefficiente, affidato oggi con una semplice delibera di giunta, ad una società neocostituita che ha un capitale sociale di 10.000,00 (diecimila) euro dei quali solo 2.500,00 effettivamente versati.
Come mai ciò che non è stato possibile fare a Foggia, dove sindaco è un magistrato del TAR, lo si consente a Brindisi a fronte di un generico impegno della nuova società ad aumentare il capitale sociale ad un milione di euro?
E come si intende tutelare gli interessi delle tante imprese brindisine che vantano crediti nei confronti dell’Aspica o dei dipendenti per i trattamenti di fine rapporto?
Perché tace su questi temi il Partito democratico, che tanti strali lancia invece sulla vicenda CAI-Alitalia?
Su questi argomenti deve discutere il Consiglio Comunale, invece che limitarsi a votare le variazioni di bilancio con il voto determinante di un consigliere, di cui il Sindaco Mennitti aveva rifiutato pubblicamente la partecipazione alle sedute comunali, pena le dimissioni immediate o senza voler considerare il valore del voto di un consigliere che dei valori ha fatto il suo credo.
Rifiutandoci di voler competere come gli altri per conquistare sui vari quotidiani locali la visibilità di semplici figurine Panini, riteniamo molto più utile alla collettività aprire un confronto diretto con i brindisini, riportando la politica fra la gente e fuori dai palazzi.
Queste sono le direttrici del nostro movimento “Terra di Brindisi – Uniti per rinascere”: lavorare per una rapida ripresa della economia, costruire i percorsi che permettano ai brindisini di avere una città più bella e più pulita nella quale poter vivere con il lavoro ed una casa per tutti. Per realizzare tali obiettivi è necessario un ricambio della attuale classe politica locale con uomini e donne nuovi che vogliano perseguire gli interessi collettivi restituendo alla politica la massima dignità.

COMUNICATO STAMPA AVV. VINCENZO GALLONE - PRESIDENTE TERRA DI BRINDISI, UNITI PER RINASCERE