Brindisi, 01/10/2008

Presentato il progetto “Teatri abitati. Residenze Teatrali in Puglia”

Fervono i preparativi ed entra nel pieno dell’attività “Teatri abitati. Residenze Teatrali in Puglia”, il progetto proposto dal Teatro Pubblico Pugliese, finanziato attraverso l’Accordo di Programma Quadro “Sensi Contemporanei” per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea e la valorizzazione di contesti architettonici e urbanistici nelle Regioni del Sud Italia sottoscritto dalla Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Questa mattina, presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Brindisi, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto per quanto riguarda il territorio brindisino, alla quale hanno preso parte il vicepresidente della Provincia di Brindisi Damiano Franco, l’assessore provinciale alla Cultura Giorgio Cofano, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Carmelo Grassi e gli assessori alla Cultura e Spettacoli dei Comun9i dei Ceglie Messapica e Toore Santa Susanna, rispettivamente Patrizio Suma e Tiberio Saccomanno.
Il Programma Operativo ha previsto, nella sua fase di programmazione, interventi che hanno permesso di “mettere a sistema” la produzione, i luoghi, il pubblico e le politiche di intervento degli Enti Locali nei settori dello spettacolo dal vivo (teatro, danza e musica).
In Puglia sono 11 i progetti di residenza scelti e si svilupperanno dal nord al sud della regione in teatri e spazi pubblici e saranno “abitati” da un network di compagnie teatrali, musicisti, attori e danzatori rigorosamente pugliesi che per 18 mesi li animeranno e gestiranno (dal botteghino ai servizi di sala), formeranno e promuoveranno il pubblico e le attività teatrali, produrranno uno spettacolo; il tutto in simbiosi e relazione con il territorio, creando un’attività partecipata con stage, selezione di artisti, incontri, workshop.
Nel brindisino si struttureranno tre Residenze: al Teatro Comunale di Ceglie Messapica e Teatro Roma di Ostuni con Armamaxa - Teatro dell’Est - La luna nel pozzo; al Teatro comunale di Mesagne e nella Casa del mare di Torre Guaceto con Maccabeteatro-Thalassia; al Teatro comunale di Torre S.Susanna (e all’Auditorium Deledda di Taranto) con il Teatro Crest e il Centro Artistico Musicale Paolo Grassi.

Eccole, nel dettaglio.
Residenza: Teatro Comunale di Ceglie Messapica, Teatro Roma di Ostuni
Partnership: Armamaxa, La Luna Nel Pozzo, Teatro Dell’Est
Produzione: 1981

Nella Provincia di Brindisi l’incontro di Armamaxa teatro con La Luna nel Pozzo, che da anni opera sul territorio di Ostuni con particolare riguardo si all’attività di teatro per ragazzi e nelle scuole della provincia sia all’attività seminariali e di formazione che alla programmazione per le famiglie nella rassegna estiva “Teatri di Terra” presso la masseria La luna nel Pozzo, ha portato alla nascita di TsT Teatri Senza Tetto, un laboratorio teatrale permanente, una bottega d’artigiani del teatro che hanno cominciato a lavorare per costruirsi una “casa” in cui contaminare le proprie esperienze di teatro e d’arte. Di TsT Teatri Senza Tetto fanno parte alcune tra le più interessanti giovani realtà teatrali italiane che, pugliesi per nascita o adozione, hanno deciso di stabilire in Puglia il centro della propria attività.
Infine l’incontro con il Teatro dell’Est di Ceglie Messapica, che da alcuni anni opera sul territorio con l’organizzazione di “Voglia di Storie”, una rassegna estiva di notevole interesse presso la masseria Lo Jazzo con riguardo sia al teatro serale che all’attività seminariali con gli adolescenti, sia all’attività di programmazione e progettazione culturale tout-court.
Il progetto di residenze teatrali del Teatro Pubblico Pugliese sembra dunque giungere quasi a coronamento di un lungo percorso di costruzione e tessitura di una articolata rete di esperienze e professionalità teatrali di rilievo nazionale che da tempo opera stabilmente sul territorio compreso tra Ostuni, Ceglie Messapica, Mesagne e Torre Santa Susanna, per recuperarne la cultura e, ancor più, costruirne una nuova.

L’asse principale lungo cui si muoverà l’attività residenziale sarà quello della formazione del pubblico: a tal fine sarà programmata un’ampia attività laboratoriale che coinvolga tutte le fasce di età, dai bambini agli anziani, con particolare riguardo all’attività d’intervento nelle scuole.
Parallelamente sarà avviata l’attività di programmazione e di promozione che, a cominciare dal pubblico delle famiglie, mira nel tempo a proporre un’offerta di spettacoli che consenta di presentare lavori di qualità che non vengono normalmente inseriti nelle consuete rassegne di prosa.
Tenendo fede poi alla natura propria delle compagnie che presentano il progetto, grande attenzione sarà posta all’attività di produzione, in un’ottica di apertura e partecipazione del territorio, coinvolgendo a vario titolo i partecipanti alle attività laboratoriali svolte durante l’anno, e consentendo al pubblico di seguire “passo passo” il processo di creazione di uno spettacolo. Inoltre sarà offerta ad alcune piccole compagnie, che non abbiano la disponibilità di una sede stabile, l’opportunità di “provare” e allestire per 10 giorni in teatro le loro nuove produzioni: al termine di ciascuna ospitalità sarà presentato uno “studio” del lavoro compiuto in una piccola stagione di “spettacoli in cantiere”.
L’attività delle compagnie che promuovono il progetto avrà l’obiettivo di “aprire” gli spazi teatrali ai cittadini. Sarà organizzata in modo da non sovrapporsi alle attività già programmate negli spazi interessati, cercando piuttosto un’interazione e una collaborazione fruttuosa con l’esistente. Inoltre saranno coinvolte alcune altre interessanti realtà del territorio con le quali sono già stretti forti legami di cooperazione e scambio di attività.
Tutta l’attività del progetto sarà improntata al confronto con gli altri vincitori del “bando” con l’obiettivo fermo di costruire una rete “aperta e alternativa” di soggetti professionali di produzione e creazione artistica che operano sul territorio regionale.

Residenza: Teatro Comunale di Mesagne-Casa del mare di Torre Guaceto
Compagnie: Maccabeteatro, Coop. Thalassia
Produzione: Con la Testa tra le Stelle

L’intero progetto di produzione prende spunto da IYA 2009, l’Anno internazionale dell’astronomia, che nel corso di tutto il 2009 calamiterà intorno alle stelle e all’osservazione del cielo in generale l’attenzione di istituzioni politiche, educative e culturali si scala mondiale. L’assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato infatti il 2009 Anno Internazionale dell’astronomia (IYA2009: International Year of Astronomy – 2009).
A partire da tale evento mondiale e dalla disponibilità del Planetario della coop. Thalassia si è disegnato un programma articolato di iniziative culturali/educative/ambientali sul tema de “le Stelle e il nostro rapporto con il Cielo”, un programma con residenza fissa presso il Teatro Comunale di Mesagne sulla “percezione/tempo per il cielo”.

I temi conduttori della produzione teatrale:
Percezione/tempo per il cielo
La produzione nasce da una drammaturgia legata a stelle e libertà partendo dal IYA 2009 e da uno studio che nasce dall'analisi degli eventi che, letteralmente, "sconvolsero il mondo" e dunque le stelle come conquista della libertà, con tutte le conseguenze possibili, positive e negative.
Da qui muove i passi una idea originale di drammaturgia applicata al planetario oltre che al Teatro comunale di Mesagne e finalizzata alla produzione di uno spettacolo di Teatro ragazzi. La nuova produzione teatrale e le attività connesse intendono contribuire alla nascita di nuove chiavi di lettura del nostro rapporto con il cielo a partire in particolare dalla lettura e dalla percezione che del cielo e dell’universo possono elaborare i bambini, gli animali, i ragazzi, i disabili.
Il programma diventa un laboratorio multidisciplinare di ricerca del cielo perduto e del tempo per stare con il naso all’insù nell’ottica di trasformare la riscoperta del cielo in riscoperta del proprio posto tra gli altri e nel respiro della Natura.

Residenza: Teatro Comunale di Torre Santa Susanna (Br) - Auditorium Grazia Deledda della Provincia di Taranto
Partnership: Teatro Crest, Comune di Torre Santa Susanna (Br) - Centro Artistico Musicale Paolo Grassi, Provincia di Taranto
Produzioni: Ragazzacce e ragazzacci

«Una gioventù insofferente e incattivita che alla superficialità risponde con la superficialità, alla crudeltà risponde con la crudeltà. (...) Il ragazzo nevrotico milanese, o torinese, o bolognese,si trova a lottare contro una società apparentemente buona, capace di offrirgli garanzie ma, in sostanza, ingiusta e, quindi, sotto le apparenze democratiche, è noiosa, ipocrita, feroce». Così Pasolini nell’ottobre 1959 interveniva a Venezia in un convegno sul disagio giovanile. Nell’ottobre 2009 saranno trascorsi 50 anni. Da qui prende le mosse il progetto artistico firmato Crest e Centro Artistico Musicale Paolo Grassi, che si articolerà su due spazi, due luoghi, due realtà geograficamente distanti separate da circa 50 Km e socialmente diverse, forse no. La realtà urbana degradata del Quartiere Tamburi il rione di Taranto più a ridosso della grande industria siderurgica, quasi inglobato da essa e la realtà contadina del piccolo comune di Torre Santa Susanna, con una crescita esponenziale della popolazione passiva su quella attiva.
Vogliamo che i protagonisti del nostro lavoro di ricerca intorno ai linguaggi artistici siano i ragazzi, i giovani insofferenti e incattiviti, perché per loro e con loro è forse possibile fare un teatro necessario. “Ha un ciuffo spettacoloso, che gli sporge un palmo buono sulla fronte. Ha un viso dolce ma segnato, di timido e buono, che se compie azioni violente è solo per una specie di disperazione”.(da “La Milano segreta” di P. P. Pasolini)
Istantanee… non c’è un testo teatrale di partenza, ma immagini, emozioni, ricordi, più autori in compagnia dei quali scandagliare punti di vista e realtà diverse, approfondire ragioni e motivazioni, suggerire emozioni. Materiali per una scrittura scenica originale, che nasca dalle esperienze di incontro e di lavoro con ragazzi e giovani che un gruppo di attori e di artisti condurranno nell’arco di 12 mesi, con il coordinamento di Maria Maglietta, autrice ed attrice che ha sempre saputo legare teatro e politica, teatro e vita, a cui è affidata la regia dello spettacolo.

Cos’è la Residenza
La “Residenza” si basa su un accordo pluriennale (protocollo d’intesa o convenzione) tra un soggetto di produzione (di teatro, di danza, musica) e uno o più Enti Locali territoriali (Comune, Provincia).
Attraverso l’accordo, l’Ente Locale proprietario o gestore di uno spazio attrezzato per le attività di spettacolo dal vivo lo affida in gestione totale o parziale, con un apporto finanziario o in servizi (personale, utenze, ecc.) ad un soggetto di produzione che s’impegna a realizzare una serie di attività in proprio ed a favore dell’Ente stesso.
È garantita così la valorizzazione dello spazio e si assicura la massima fruizione dello stesso da parte dei cittadini nell’ambito di un’offerta culturale stabile ed articolata; favorendo l’insediamento sul territorio di imprese di produzione nonché la loro crescita professionale sia sul piano artistico che organizzativo.

Il progetto “Residenze Teatrali” ha come obiettivo lo sviluppo del settore dello spettacolo dal vivo ed è nato, dalla fusione di due criticità essenziali:
- molte compagnie pugliesi non hanno una sede permanente e idonea;
- il territorio pugliese ha molti luoghi storici di proprietà degli Enti Locali o convenzionati ma che rimangono chiusi per lunghissimi periodi.

Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese hanno messo insieme queste due criticità generando il progetto con l’intenzione di consentire la concessione in gestione per 18 mesi dei teatri pubblici a compagnie teatrali “senza fissa dimora”.
Requisito fondamentale per accedere al bando è stato l’obbligo per le compagnie di portare “in dote” una accordo di partenariato per il progetto di residenza sottoscritto con uno o più enti territoriali (Comuni e Province) per l’utilizzo del Teatro o dei Teatri, della capienza minima di 100 posti, gli impegni di carattere finanziario assunti dai partner e i ruoli assegnati a ciascun componente dell’accordo (apporto finanziario e/o in servizi: personale, utenze, servizi tecnico-amministrativi).

Le compagnie selezionate gestiranno gli spazi a loro concessi da settembre 2008 e per tutto il 2009, promuoveranno il pubblico e le attività con stage, casting e realizzeranno, ciascuna, un nuovo spettacolo attraverso il metodo produttivo stanziale e partecipato che abbia come fulcro il coinvolgimento del territorio, dei giovani e delle scuole attraverso laboratori, attività formative, dimostrazioni e prove aperte.
Tutti gli spettacoli prodotti nel corso delle “Residenze” saranno presentati tra ottobre e dicembre 2009 nel corso di una rassegna che coinvolgerà operatori, istituzioni e distributori nazionali.

COMUNICATO STAMPA AMM.NE PROVINCIALE DI BRINDISI