Roma, 08/10/2008
Tomaselli (Pd) sulla riforma del sistema di contrattazione nazionale del pubblico impiego
Una mozione della Lega Nord, approvata nella giornata di ieri dal Senato con il voto favorevole del centrodestra e contrario del PD, "impegna il governo ad attivare le procedure necessarie alla riforma del sistema di contrattazione nazionale del pubblico impiego e ad introdurre strumenti che consentano autonomia ai diversi livelli territoriali di governo nella gestione della contrattazione collettiva".
Si tratta di una grave interferenza nella autonomia contrattuale di datori di lavoro (per quanto pubblici) e organizzazioni sindacali che prefigura in maniera esplicita un sistema basato sulla differenziazione retributiva tra diverse aree del Paese a danno del Mezzogiorno.
Se questo è il volto del Federalismo, c'è da essere davvero preoccupati. La Lega ed il centro destra, infatti, affermano che "l'attuazione della riforma dello Stato in senso federale rende indispensabile legare parte dello stipendio al reale costo della vita in ogni provincia": insomma si vogliono insegnanti, forze dell'ordine, impegati pubblici con retribuzioni differenziate a seconda del loro luogo di lavoro.
Questa grave iniziativa politica del centrodestra si manifesta proprio nel giorno in cui l'ISTAT fotografa l'andamento dei conti regionali del 2007 che ci consegnano una media delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti del Mezzogiorno inferiore di circa 5000 euro rispetto a quelli del nord del paese, con un Mezzogiorno che cresce ad una velocità inferiore di almeno un punto di Pil rispetto al nord.
Insomma, si vuole fotografare la situazione di disagio e di distacco crescente tra le diverse aree del paese e si intende consolidarla a vantaggio di una parte, anziché promuovere politiche di integrazione economica e sociale volte a diminuire il differenziale di sviluppo e non certo ad aumentarlo.
Non c'è atto politico e non c'è scelta di governo che in questi primi sei mesi non abbiano il segno di una politica nettamente antimeridonale, di cui davvero il centro destra dovrà assumersi tutta intera la responsabilità per le devastanti conseguenze che essa porterà nel sistema produttivo e sociale del Mezzogiorno.
Sen. Salvatore Tomaselli
Parlamentare del Partito Democratico
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