Brindisi, 11/10/2008
VIII Colloquio sui Beni Culturali sulla chiesa di Maria Santissima della Fontana
L’Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici dell’Archidiocesi di Brindisi – Ostuni, in uno con la parrocchia Santissima Resurrezione di Brindisi, organizza, per il prossimo 14 ottobre, grazie all’apporto della Società di Storia Patria per la Puglia, con inizio alle ore 19.00, l’VIII Colloquio sui Beni Culturali dell’archidiocesi di Brindisi – Ostuni con riferimento al restauro della chiesa di Maria Santissima della Fontana o dei Cappuccini.
Nella chiesa dei Cappuccini in Brindisi, che il prossimo 26 ottobre sarà riaperta al culto, si avranno gli interventi del parroco, rev. D. Cosimo Damiano Macilletti, del prof. Giacomo Carito su Note sulla chiesa di Maria Santissima della Fontana o dei Cappuccini, dell’arch. Fortunato Pignatelli, tecnico incaricato della redazione e della realizzazione del progetto di restauro, su L’intervento di restauro a vantaggio della chiesa di Maria Santissima della Fontana o dei Cappuccini. Le conclusioni sono affidate a S. E. Mons. Rocco Talucci arcivescovo di Brindisi-Ostuni.
Saranno presentati gli esiti del compiuto restauro a vantaggio della tardo rinascimentale chiesa dei Cappuccini. Il restauro, seguito dalla Soprintendenza di Lecce, Brindisi, Taranto e dall’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, è stato condotto e portato a termine su progetto redatto dall’arch. Fortunato Pignatelli. Il restauro degli altari e del duecentesco affresco di Maria Santissima della Fontana è opera della ditta Vincenzo Caiulo di Brindisi.
Nel 1588 venne fondato il convento, comprendente 20 celle, sacrestia, locali di servizio, cucina e refettorio e quant’altro espressamente indicato dalle Costitutiones francescane del 1575; una stretta scala permetteva l’accesso al corridoio del primo piano, quindi alle celle, e al coro di notte, che consentiva ai frati di assistere al Mattutino senza scendere al piano inferiore. La sistemazione esterna comprendeva orti e giardini. La loro chiesa sorse sul sito di quella, preesistente, di Santa Maria della Fontana di cui, tuttavia, recuperarono una struttura muraria perimetrale con affresco rappresentante l’antica dedicataria. Nel 1866 il complesso conventuale subì un destino comune ad altri istituti religiosi, con la soppressione degli ordini ratificata dal governo post‐unitario, che prese ad incamerarne nel Demanio i beni immobili allo scopo di destinarli ad usi di pubblica utilità. Il 9 ottobre 1914 venne istituita la parrocchia e nel 1915 la Giunta municipale deliberò di cedere alla Curia altri cinque vani posti al primo piano, lato est, nonché la striscia di giardino larga due metri e lunga circa m. 15 per l’ accesso alle stanze dalla strada, per mezzo di una scala da costruirsi a spese della parrocchia. Con la crescita demografica dell’insediamento nel quartiere, negli anni ‘60, si rese
opportuno cercare spazi maggiori da adibire alle funzioni e attività parrocchiali. Fu allora ceduta, nel 1965, alla fondazione Di Summa la cessione del suolo attiguo all’ospedale, con la chiesa, in cambio di un terreno più centrale rispetto al nuovo quartiere. Da allora la chiesa coi locali conventuali divenne archivio dell’ospedale; tale è stata la sua funzione fino all’odierno recupero.
Arcidiocesi di Brindisi – Ostuni
Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici
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