Ceglie M.ca, 10/10/2008

Solidarietà ad Errico? Ciracì critica il consiglio comunale di Brindisi

La decisione del consiglio comunale di Brindisi di ”esprimere alla unanimità solidarietà al Presidente della Provincia, ritenendo di poter condividere le motivazioni delle sue dimissioni”, oltre a risultare una ingerenza nell’attività amministrativa di un altro ente, risulta strutturalmente poco coerente vista la mancanza di un iniziativa similare da parte dei propri organi.
Risulta inoltre speciosa, visto che è noto a tutti che tali ennesime dimissioni oltre ad essere una perfetta copia della favola in cui si gridava “Al lupo, al lupo”, non sono certamente dovute alla questione sabbia, ma piuttosto all’isolamento politico nel quale il Presidente Errico è stato relegato dalla sua stessa coalizione.
Basti vedere chi sono gli attori della questione avversi alla nostra Provincia:il Presidente della Regione Vendola,il Vice Presidente Frisullo, l’Assessore Minervini, sino agli avvocati dei rispettivi enti,tutti notoriamente di rito di centro sinistra.
Tale scelta, unita al Gossip, che mormora di un Presidente Errico in fremente attesa dell’approvazione di tale documento sotto il portone di palazzo di città, rischia di dare a chi legge la politica,un impressione di scelte trasversali e consociative che rischiano di danneggiare l’iniziativa politica del PDL.
Anche perché trasformare la comunanza di alcune battaglie nella normalità, rischia di annullare qualsiasi diversità programmatica, cosa che in vista della prossima tornata amministrativa può giovare esclusivamente a chi crede di poter conservare rendite di posizione.
Pur comprendendo lo spirito di difesa della brindisinità, che ha portato molti consiglieri del centrodestra a sostenere tale ordine del giorno, redatto da un capogruppo del centrosinistra, ritengo che una maggiore ponderatezza avrebbe evitato di consentire a Michele Errico di poter sbandierare tale documento presentandosi a tutti gli organismi regionali e nazionali come santo protettore di Brindisi sostituendosi definitivamente a San Teodoro e San Lorenzo.
Cosa ovviamente dannosa per la comunità brindisina visto che il notaio non ha tra i suoi poteri quello di realizzare miracoli.
Anche perché giova ricordare a tutti, che spenti i fari delle telecamere costrette a inseguire il nostro Presidente nelle sue dimissioni mensili, rimangono aperte tutte le questioni irrisolte del nostro ente ad iniziare dalla mancanza del rinnovo delle convenzioni Enel.
Personalmente mi sento molto più solidale verso le denunce della consigliere Asciano rispetto allo sperpero delle risorse comunitarie o alla presa di distanza dei consiglieri Convertini e Baccaro che hanno denunciato la cecità dell’amministrazione provinciale relativamente a tematiche importanti per la vita degli altri centri della nostra provincia, dimenticati da un Presidente che ragiona e agisce solamente da Sindaco supplente e che non va trascurato è risultato incapace di ricoprire il ruolo di concertazione verso la reale creazione del Grande Salento.
Vogliamo sperare che il Consiglio Comunale di Brindisi non senta la necessità di esprimere solidarietà anche al sindaco di Bologna Cofferati per la sua decisione di non ricandidarsi.

Nicola Ciracì
Capogruppo FI per il PDL – Provincia di Brindisi