Brindisi, 05/07/2004
Porto: le proposte dei Cobas Bti
La Confederazione Cobas di Brindisi esprime apprezzamento per il lavoro che sta svolgendo la locale Camera di Commercio sul problema del porto di Brindisi attraverso quella che ha definito campagna di ascolto in cui ha coinvolto tutti gli operatori del settore.
La nostra OO.SS. ritiene che sia un fatto importante lo svolgimento di un convegno, sempre sul tema del porto e organizzato dalla Camera di Commercio, lunedi 5 luglio 2004 alla presenza del sottosegretario alle attività produttive,
TASSONI.
Ma con altrettanta convinzione auspichiamo che da quel convegno si esca con idee chiare su quale progetto si intende far crescere il porto di Brindisi.
E' l'occasione anche di proporre la nascita di un gruppo di lavoro che riprenda il problema dei lavoratori licenziati dalla BTI, che diventi cartina tornasole delle cose nuove da realizzare per il porto di Brindisi.
Quì di seguito riproponiamo delle piccole proposte che abbiamo avanzato nei giorni scorsi:
gli ex lavoratori della BTI iscritti ai COBAS esprimono un giudizio negativo, sia sulla conclusione della vertenza BTI che si è conclusa con 58 licenziamenti, che sullo stato di salute delle attività del porto di Brindisi.
I 58 licenziamenti sono la "cronaca di una morte annunciata" e per i quali non si è sviluppata nessuna significativa azione sindacale, politica ed istituzionale rivolta a scongiurare i licenziamenti congiuntamente alla richiesta di un progetto per il porto.
Il COBAS BTI ritiene che la partita non è ancora chiusa e chiede ai lavoratori di continuare a lottare per sostenere:
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Un intervento del governo, attraverso un'agenzia governativa, rivolto a realizzare la costituzione di una società portuale con i 58 lavoratori licenziati.
- Che venga revocata la concessione della banchina alla BTI e che almeno si concretizzi il piano industriale della stessa BTI che preveda l'utilizzo 21 lavoratori.
- Che il comitato portuale lanci una grossa operazione di marketing per l'area oggi in concessione alla BTI, capace di attrarre traffici come containers e merci varie, con nuovi vettori internazionali (escludendo carbone, ceneri e gessi) e che si dia sostegno ai progetti di imprenditori locali
già presenti nel porto.
L'azione del COBAS BTI è quindi rivolta a bloccare questi licenziamenti che rappresentano il fallimento di un'intera città, per voltare pagina e costruire un'altra Brindisi.
COMUNICATO STAMPA COBAS BTI
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