Cisternino, 28/10/2008
Scuola: tre giornate di assemblea straordinaria al Polivalente “Don Quirico Punzi”
“Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale e cerco di immaginare ciò che non si sa e di mettere insieme i pezzi di una politica…”
E’ con il pensiero di Pasolini che sono state introdotte tre giornate di assemblea straordinaria, dal 21 al 23 ottobre, proposte dall’Unione degli studenti di Cisternino (Brindisi), autorizzate dal dirigente scolastico del Polivalente “Don Quirico Punzi”, il prof. Gennaro Boggia, e democraticamente votate a favore da tutti i rappresentanti di classe nel comitato studentesco.
Non occupazioni o scioperi a oltranza. I ragazzi hanno partecipato a delle “lezioni alternative” in cui sono intervenuti anche i docenti, su richiesta degli stessi studenti, e hanno appoggiato in pieno l’iniziativa.
Tre i temi delle assemblee: “Privatizzazione scolastica dalla Moratti alla Gelmini” in cui è intervenuto il prof. Angelo Pinto e “Dalla riforma Gentile al ‘68” con intervento della prof.ssa Pugliese, “Riforma Gelmini e tagli della Finanziari Tremonti” autogestita dagli studenti, e con interventi delle prof.sse Vittoria Magno, Angela Loparco, e dell’Unione degli Studenti.
Lo studio è un diritto conquistato anno dopo anno dalle generazioni passate attraverso dure lotte. Spetta ai giovani d’oggi continuare a difendere il diritto a un’istruzione migliore.
Gli articoli 33 e 34 della Costituzione ne sono la testimonianza.
- “L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.”.
- “La scuola è aperta a tutti. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.”.
Le assemblee sono state momenti di vera informazione: sono state divulgate le leggi, dal decreto Gelmini alla Finanziaria Tremonti, passando per il DDL Aprea. Sono stati studiati i dati dell’OCSE, e i numeri della scuola italiana. Sono stati visti i video della rete: Feltri, Berlusconi, Grillo, la Gelmini, gli scontri di Milano con le forze dell’ordine.
Cose che nessun programma televisivo ha fatto: dai media è emersa solo l’opinione del politico di turno.
Ma le assemblee sono state soprattutto occasioni di scambio, in cui i ragazzi hanno espresso opinioni diverse, dato vita ad accese discussioni, fatto sentire la loro voce, dimostrando che l’ignoranza su questi temi c’è, ma è molto minore di quanto ci facciano credere.
Non basta il ministro dell’Istruzione (non più pubblica) ad impadronirsi del nostro diritto allo studio, né Tremonti, né l’Aprea.
Diciamo NO a una scuola con meno fondi, euro tagliati per salvare banche e aziende vittime delle proprie truffe; NO a un abbassamento dell’obbligo scolastico a 14 anni, mascherato da un “percorso d’avviamento al lavoro”; NO a un maestro unico, che ha il potere assoluto di decidere voti e promozioni, che non può dare ai ragazzi quanto possano dare tre insegnanti; NO alla trasformazione di scuole e università in fondazioni private, un affronto all’importanza della Pubblica Istruzione; NO al voto di condotta che fa media sul profitto, lesivo dei diritti sanciti nello Statuto degli Studenti; NO alla riduzione di insegnanti e personale ATA, la scuola ha bisogno di forza-lavoro, non è uno “stipendificio”.
Chiediamo uno stanziamento straordinario dei fondi per l’edilizia scolastica, un innalzamento dell’obbligo scolastico da 16 per arrivare a 18 anni, un biennio unitario nelle scuole superiori, il modulo nelle scuole elementari, una legge nazionale sul diritto allo studio.
Si combatte con la tenacia del ’68, con una sola differenza: 40 anni fa i ragazzi lottavano contro il governo e contro gli insegnanti; ora studenti, insegnanti, bidelli, genitori sono uniti nella lotta, perché la scuola pubblica è minacciata da cima a fondo.
Non armati di spranghe, ma armati di ironia.
COMUNICATO STAMPA UDS CISTERNINO |