Brindisi, 04/11/2008
Spina (Uilcem ): "dissalatore si o no? se si dove?"
Come se non bastasse ci si mette anche il tempo a martoriare questo territorio,e mi riferisco alle condizioni meteorologiche che in questi giorni,di caldo inconsueto e di carenza idrica,a causa delle scarse piogge stà facendo soffrire la terra con tutte le sue colture.
La terra è secca e la Basilicata come se non bastasse ci chiude i "RUBINETTI",in parole povere ci hanno detto che l'acqua degli invasi che ci sono nella loro Regione serve alle loro colture e al loro fabbisogno.
Allora si ricomincia a parlare di Dissalatori,cioè quelli impianti che trasformano tramite un processo di osmosi l'acqua del mare in acqua potabile.
La domanda è spontanea:dove e quanti bisogna costruirne? Questo è il dilemma.
Se ricordo bene noi della Uilcem-Uil ne abbiamo parlato in tempi non sospetti per evitare quello che si sta verificando ,cioè Crisi Idrica.
Avevamo anche proposto l'ampliamento di quello già esistente all'interno del Petrolchimico di Brindisi, ci sembrava la soluzione più adatta, perché ,già in esercizio ,si tratta solo di renderlo necessario al fabbisogno del territorio.
Qualcuno potrebbe pensare che siamo dei veggenti,poiché avevamo previsto la crisi idrica,no, noi non siamo profeti nè maghi ,ma siamo solo attenti osservatori di quello che ci accade intorno,e se proponiamo non lo facciamo per farci belli,ma solo perchè abbiamo a cuore i problemi nostri e delle gente.
Quindi iniziamo a valutare seriamente questa ipotesi e magari le società insediate all'interno del Petrolchimico,tutte insieme, decidano in uno con le ISTITUZIONI un investimento di grande interesse pubblico, anche per dare una risposta ad alcuni personaggi che ci hanno visto sempre come usurpatori,e vandali del Territorio brindisino ,inoltre,il Consorzio B.S.G. potrebbe rappresentare al meglio la gestione dell’impianto
Sono anche sicuro che si darebbe una ulteriore risposta occupazionale .
Oronzo Spina
dirigente Uilcem Brindisi |