Brindisi, 11/11/2008
Le tappe brindisine della “Carovana Antimafie”
In viaggio per i diritti, la democrazia, la giustizia sociale. La Carovana antimafie è una iniziativa organizzata da Libera, Arci e Avviso Pubblico, un lungo viaggio di oltre due mesi, circa 100 tappe che toccheranno tutte le Regioni d’Italia con appuntamenti itineranti, volti a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della lotta alle mafie, sulla sicurezza sul lavoro e la lotta a qualsiasi forma di razzismo con modalità di coinvolgimento diverse: dal momento di riflessione ed incontri con magistrati e familiari di vittime di mafie a quello di gioco, dal convegno allo spettacolo, dalla proiezione di film all' animazione per i più piccoli.
I temi nazionali portati avanti dalla Carovana Antimafie saranno coniugati con le specificità del territorio, in quello che vuole essere un momento collettivo di riflessione e proposta.
Nata nel 1994 su iniziativa dell'ARCI, la Carovana si è arricchita di nuovi compagni di viaggio ogni anno e ha esteso nel corso di questi anni il suo raggio d'azione; dapprima, aumentando progressivamente il numero delle tappe e diventando nel 2002 carovana nazionale.
La 12° Carovana Nazionale antimafia è dedicata al 60° anniversario della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. La Carovana muove da due diverse aree geografiche del paese: Sud, Centro- Nord , per ricongiungersi a metà dicembre nella tappa finale a Comiso in provincia di Ragusa. La Carovana é un viaggio per i diritti di tutti e contro tutte le mafie, contro il lavoro nero, l'usura, il racket, la tratta di esseri umani e ogni forma di sopraffazione.
L’edizione 2008 mette l’accento sui diritti negati dei cittadini più deboli: diritti negati dalle mafie multiformi e invisibili, che affliggono anche le zone più economicamente sviluppate. E’ uno strumento itinerante che ogni anno porta in ogni città una riflessione per raccogliere idee, indicare percorsi e suggerire proposte per un rinnovato impegno antimafia. Il programma comprende incontri con le scuole, le associazioni, le istituzioni, i sindacati e i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali.
I protagonisti di Carovana sono magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine, operatori di pace, testimoni delle associazioni antimafia, familiari delle vittime delle mafie provenienti da tutta Italia, insieme agli operatori delle cooperative che gestiscono i beni confiscati, registi, scrittori.
Il manifesto appello della Carovana vuole riaffermare i valori della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani e ricordare che la vera emergenza sicurezza in Italia sono mafie e corruzione e chiede in undici punti , pochi ma concreti, provvedimenti per un Italia più libera, più legale, più giusta. L’appello potrà essere sottoscritto dai cittadini durante le varie tappe.
Primi firmatari dell’appello: don Luigi Ciotti, Paolo Beni, Andrea Campinoti, Caparezza, Giancarlo Caselli, Massimo Cirri e Filippo Solibello, Emma Dante, Guglielmo Epifani, Niccolò Fabi, Claudio Gioè, Flavio Lotti, Carlo Lucarelli, Roberto Morrione, Moni Ovadia, Ulderico Pesce, Andrea Satta e i Tetes de bois, Peppe Servillo, Daniele Silvestri.
La Carovana è realizzata grazie al sostegno di Banca Etica, della Fondazione Unipolis, Unipol, Cgil e Cisl
Aderisce alla “Carovana Antimafia 2008” l’Unione degli Studenti della provincia di Brindisi. L’impegno di tutti i ragazzi dell’Uds sarà quello di raccogliere le sottoscrizioni del mondo della scuola alle richieste e alle proposte lanciate dall’appello della Carovana.
La scuola è il luogo in cui i ragazzi devono affrontare il problema dell’illegalità in tutte le sue accezioni, trattandolo, però, in modo nuovo e innovativo affrontando il tema della legalità non in senso generale, ma legandolo alla vita quotidiana, facendo capire come un sistema mafioso condiziona la vita di tutti i cittadini, anche quelli che meno si sentono colpiti.
Le prime scuole in cui si inizia a raccogliere le firme sono: il Liceo Scientifico “Monticelli” di Brindisi, il Liceo Artistico “Simone” di Brindisi, il Liceo Scientifico “Fermi” di Brindisi, il Liceo Psico-Pedagogico “Palumbo” di Brindisi, il I.T.S. “Majorana” di Brindisi, l’IPSIA “Ferraris” e il Liceo Scientifico “Pepe” di Ostuni.
TAPPE BRINDISINE
L’11 novembre a San Pietro Vernotico la Carovana antimafia incontra gli studenti della scuola media statale “Don Minzoni” e dell’ITC “Nicola balzani”. Saranno presenti Alessandro Leo, presidente coop. Libera Terra che riutilizza le terre confiscate alla criminalità organizzata, Alessandro Cobianchi, coordinatore nazionale della Carovana Antimafie, l’assessore comunale prof.ssa Marisa Guerra.
Si presentano agli studenti i progetti di riutilizzo delle terre sottratte alla Sacra corona unita a Torchiarolo e San Pietro Vernotico e si avvierà un percorso di approfondimento sul tema della cittadinanza responsabile. Uno dei prossimi incontri sarà tenuto proprio nei vigneti sottratti alla criminalità locale, oggi riutilizzati dai giovani della cooperativa Libera Terra e segno di un possibile, concreto riscatto dal giogo mafioso.
Il 12 novembre la Carovana sarà a Brindisi, dalle ore 21.00, presso il Circolo Arci Susumaniello per la Cena della legalità. Per l'occasione sarà allestito lo spettacolo teatrale “Cantata per la festa dei bambini morti di mafia” di Luciano Violante e "Una lettura per Libera di Maccabeteatro e Thalassia. Regia di Enzo Toma". Infine sarà organizzato un banchetto con i prodotti di Libera terra dai beni confiscati alle mafie.
“Ricordare Renata – Giornata per Renata Fonte, vittima della mafia, maestra di legalità” è il titolo della tappa di San Donaci della 12ª edizione della Carovana Antimafie, iniziativa nazionale promossa dalle associazioni Arci, Libera e Avviso Pubblico.
Giovedì 13 novembre alle 9,30 presso la sala consiliare, Domenico Serio – Sindaco di San Donaci, Nisio Palmieri – Responsabile dell’Osservatorio Sicurezza della Fondazione Unipolis, don Raffaele Bruno, coordinatore regionale di Libera, e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte, ricorderanno la vita della giovane insegnante uccisa dalla criminalità a Nardò nel 1984 e discuteranno di legalità insieme agli studenti dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” e del Liceo della Comunicazione “Santa Maria degli Angeli”.
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