Brindisi, 09/07/2004
I Verdi con Errico per la revoca al Rigassificatore
Il Presidente della Provincia di Brindisi Michele Errico è un uomo di parola, che fa sul serio!": siamo convinti che sia stata questa la prima valutazione suscitata negli elettori dal no risoluto e tempestivo alla costruzione del rigassificatore nel porto di Brindisi. Certamente questo primo, importante atto amministrativo conferma e accresce la fiducia, la credibilità e l'affidabilità di Errico agli occhi dei Verdi di Brindisi, nei quali diventa sempre più matura la consapevolezza di poter stabilire una relazione efficace e produttiva, fondata sulla competenza e responsabilità del neo amministratore.
Il no al rigassificatore è stato uno dei punti fermi e qualificanti dell'impegno dei Verdi nel sostenere la candidatura di Michele Errico, per "cambiare rotta" e chiudere con le pratiche concilianti delle passate amministrazioni, nei confronti dell'ENEL, della British Gas e dei poteri forti brindisini. Con rinnovata forza aiuteremo il Presidente nell'affermazione di questa volontà, largamente condivisa dalla popolazione di Brindisi e provincia, e insieme a lui faremo argine contro le pressioni speculative e i ricatti occupazionali, che, false promesse a parte, dovrebbero riguardare non più di 40 possibili nuovi posti di lavoro.
Condividiamo la decisione di Errico, anche nel merito delle motivazioni con le quali è stata presentata all'opinione pubblica. La costruzione dell'impianto di rigassificazione nel porto di Brindisi è un progetto pericoloso, la cui valutazione di impatto ambientale è assolutamente approssimativa e non affidabile, in quanto l'iter preliminare di caratterizzazione del sito è stato affidato alla stessa British Gas, dando vita a un evidente conflitto di interessi. Pertanto, in Consiglio Provinciale, i Verdi sosterranno la decisione del Presidente Errico di riaprire il procedimento istruttorio, ai fini della legittimità, correttezza e regolarità dell'azione amministrativa.
Inoltre, non si è tenuto conto che la presenza del rigassificatore, che occuperebbe un'area di 30 mila metri quadri, avrebbe movimentato 8 miliardi di metri cubi all'anno di metano, comportando la presenza di circa 110 navi da 130.000-140.000 tonnellate, che si sarebbero aggiunte al transito e allo stoccaggio di molte altre sostanze pericolose, senza escludere la possibile presenza nel porto di Brindisi di sommergibili a propulsione nucleare. Accrescendo, di conseguenza, le minacce alla salute e all'incolumità della popolazione, in un'area ufficialmente considerata "ad alto rischio di incidente rilevante".
Per fortuna siamo ad affermare la nostra resistenza alla costruzione del rigassificatore non più dall'opposizione, ma come forza di governo, sinceramente interessata allo sviluppo sostenibile della nostra economia. Quindi, oltre a impedire l'insediamento di un impianto che pregiudicherebbe ogni diverso sviluppo del porto, affermiamo, in positivo, la proposta di creare le condizioni politiche e progettuali per dare l'avvio ad una "nuova" economia locale. Partendo da una bonifica del territorio e delle attività esistenti, per sviluppare, in prospettiva, le vocazioni naturali della nostra terra: la salvaguardia dell'ambiente come risorsa, il potenziamento di un'agricoltura di qualità, una nuova visione del turismo non più fondata su grandi strutture ricettive, ad elevato impatto sul territorio, la valorizzazione e il rispetto dei tempi biologici, per una più razionale gestione delle risorse del mare e della pesca.
Bravo Presidente Errico: appena insediato riesci a trasmettere la tua passione e il tuo coraggio. Un esempio per tutti noi a rendere attivo e ricco di idee il nostro governo e a costruire la Provincia che abbiamo sognato, insieme alla nostra comunità.
COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO PROVINCIALE DEI VERDI DI BRINDISI |