Bari, 24/11/2008

Trenitalia discrimina i pendolari: si eleva la protesta

Sempre tramite le solite indiscrezioni, che diventano improvvisamente circolari vigenti e cogenti, apprendiamo sbigottiti e impotenti le ultime novità escogitate da Trenitalia per rendere sempre più difficile ed economicamente insostenibile il recarsi al lavoro per i pendolari della tratta Lecce-Bari
Dal mese di novembre 2008 non sarà più possibile viaggiare con abbonamenti Eurostar ed Eurostarcity su treni regionali.
In pratica significa pagare due diversi abbonamenti bidirezionali per collegamenti sulla stessa tratta e con lo stesso vettore.
Un ulteriore insostenibile aggravio per viaggiatori e pendolari costretti a quotidiani spostamenti di circa 300-400 Km, con costi che solo di abbonamento ferroviario vanno da 148 a 170 € mensili, (a cui bisogna aggiungere il costo dell’auto per i tanti provenienti dal basso Salento: 150 €-200 € mensili).

Negli ultimi due anni abbiamo dovuto subire, oltre ai “fisiologici” aumenti di prezzo degli abbonamenti, uno stillicidio di soprusi che riportiamo di seguito:
• declassamento di tutti gli Eurostar ad EurostarCity (con servizi e condizioni di viaggio pessimi spacciati e pagati per confort);
• raddoppio del prezzo ticket di ammissione agli Eurostar City da 1€ a 2€;.
• divieto di effettuare abbonamenti unidirezionali per i treni regionali.
• eliminazione del Ticket di ammissione agli Eurostar – Eurostar City (dopo il raddoppio subito per 1 anno), e nuova definizione degli abbonamenti, con impossibilità di modulare il costo in base al tipo di treno e alle condizioni di viaggio;

A questo bisogna aggiungere il disservizio più importante: gli innumerevoli ritardi subiti per anni senza alcun tipo di risarcimento per gli abbonati pendolari. Tutto questo senza nessuna tutela.

Chiediamo quindi a Trenitalia: l’immediata sospensione della circolare inerente il divieto di utilizzo di treni regionali con abbonamenti Eurostar e EurostarCity e la revoca del provvedimento che riteniamo un vero e proprio abuso indiscriminato;

Chiediamo inoltre un intervento fattivo del Presidente della Giunta Regionale, Nichi Vendola, oltre che dell’Assessore ai Trasporti Mario Loizzo, nonché l’attenzione di tutte le istituzioni ed dei parlamentari pugliesi per sostenere le nostre richieste. Urge più che mai un impegno di tutti per il potenziamento ed il miglioramento dei collegamenti regionali e nazionali.
La questione dei collegamenti e del trasporto su ferrovia in particolare, è fondamentale e strategica per lo sviluppo della Puglia, prendetene coscienza e battetevi per migliorare la mobilità e l’accessibilità del servizio, pretendendo da Trenitalia qualità, sicurezza e rispetto dei viaggiatori, utilizzando fattivamente lo strumento sanzionatorio contro i disservizi, ad esempio devolvendolo in bonus per i pendolari (vedasi esempio Regione Veneto), ma soprattutto assicurando il diritto primario del trasporto pubblico e l’accessibilità dello stesso a tutti i cittadini della Puglia.

Sappiamo che il prossimo 26 novembre l’ANCI Puglia con una delegazione di sindaci incontrerà Trenitalia a Roma per discutere sulla soppressione di alcune fermate dell’Eurostar Lecce-Roma. Ebbene chiediamo ai sindaci e per loro tramite all’ANCI regionale, di rappresentare e sostenere le nostre ragioni di cittadini e quelle del territorio pugliese a Trenitalia.
Chiediamo un sostegno anche alle associazioni ambientaliste e in particolare a Legambiente che è particolarmente sensibile alle nostre ragioni con la campagna di informazione “Pendolaria”, anche perché il treno rappresenta la soluzione di viaggio più ecologica e sostenibile.

Noi continueremo la nostra protesta, eventualmente organizzando una mobilitazione civile, denunciando ogni abuso alla stampa e alle associazioni dei consumatori, prendendo gli opportuni provvedimenti anche legali.

Comitato Pendolari Lecce-Bari