Brindisi, 14/07/2004
Sen. Stanisci sulla questione rigassificatore
La vicenda legata alla costruzione del terminale di rigassifigazione di gas naturale liquefatto e lo stoccaggio dello stesso nel porto di Brindisi, in località Capobianco, è all’ordine del giorno dell’agenda del Presidente della Provincia, Michele Errico, che si è rivolto al Ministro dell’ambiente per chiedere il blocco di qualunque iniziativa riguardante il sito.
Bene ha fatto a mio parere, il Presidente, ad inoltrare tale richiesta, che va nella stessa direzione indicata e sollecitata più volte da parlamentari, ambientalisti e semplici cittadini, che si sono rivolti ai ministri dell’ambiente e delle attività produttive ed al Presidente della Regione Puglia, per porre all’attenzione il problema della sicurezza e della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, in un’area già fortemente compromessa ed in stato di grave crisi ambientale.
Altrettanto auspicabile sarebbe che il neoeletto Sindaco di Brindisi si facesse promotore di un incontro al Ministero, insieme al Presidente, perché la soluzione del problema spetta alle Istituzioni locali.
È legittimo qualunque approfondimento del problema purchè questo non significhi protrarre la questione col rischio che, frattanto, si proceda con la realizzazione delle opere.
Occorre fare chiarezza, conoscere i fatti, sapere a che punto è la realizzazione dell’opera ma occorre fare presto perché nell’area di Capobianco risulterebbero in corso interventi per la messa in sicurezza di emergenza e per la bonifica dei fondali senza l’approvazione del progetto preliminare prescritto dalla conferenza dei servizi, da parte del ministero.
È chiaro che se ciò dovesse rispondere al vero si ravviserebbe l’illegittimità e la gravità di un atto che il Ministro non può consentire, alla luce del deliberato della citata conferenza dei servizi, che fa esplicito riferimento alla presentazione del progetto preliminare per la relativa approvazione.
Per tutto ciò è indispensabile ed auspicabile che il Sindaco si rivolga al Ministro e si faccia promotore di un incontro perché si conosca con chiarezza lo stato dell’iter e si rivaluti la compatibilità del sito e dell’impianto con la tutela dell’ambiente, della salute dei cittadini e con le attività presenti nel porto e nell’area di Brindisi.
COMUNICATO DELL'UFFICIO STAMPA DELLA SEN. STANISCI
|