Brindisi, 17/07/2004
Rigassificatore: il Forum A.S.S. sull'esposto di Errico e la posizione di Mennitti
Si è appreso che il Presidente dell’Amministrazione Provinciale dr. Michele Errico ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Brindisi per far presente la propria convinzione secondo la quale la localizzazione del rigassificatore sarebbe stata effettuata “con atti illegittimi” per alcuni dei quali si evidenzierebbero “situazioni rilevanti penalmente” e per chiedere “provvedimenti urgenti in modo da impedire che possono essere avviati i lavori” per la realizzazione dell’impianto. Informando la stampa di questa sua iniziativa il Presidente Errico ha aggiunto: “altro non posso fare non avendo poteri in materia”.
La notizia merita qualche considerazione e qualche commento. Va innanzitutto rilevato che se il Presidente Errico è a conoscenza di “situazioni rilevanti penalmente” in materia di rigassificatore ha fatto bene ad informare la Procura della Repubblica la quale potrà, dopo le verifiche del caso e qualora ne ricorrano le condizioni, adottare i provvedimenti previsti dalla legge per impedire che eventuali reati vengano portati a conseguenze ulteriori. E’ comunque auspicabile che di questi fatti ritenuti penalmente rilevanti prima o poi vengano informati i cittadini che sarebbero in ultima analisi le vere “parti lese” di siffatti illeciti.
Per le possibili illegittimità, invece, di natura amministrativa o civile potrebbero essere promosse azioni adeguate, anche in via di urgenza, dinanzi ai competenti uffici giudiziari per sostenere la violazione di interessi o diritti nonché la gravità e la irreparabilità dei danni paventati. In ogni caso, ciò che occorre, a parere del Forum, è che qualunque azione giudiziaria da parte dei responsabili delle istituzioni locali contro la costruzione del rigassificatore sia ovviamente promossa sulla base dei prescritti atti deliberativi e dopo un attento ed approfondito vaglio – che crediamo in questo caso ci sia stato – da parte di qualificate competenze professionali. E’ questa una esigenza da non trascurare se si vuole che gli interventi a tutela dei cittadini, sempre apprezzabili per le intenzioni che li ispirano, siano l’espressione di scelte propriamente istituzionali e si appalesino, per il loro contenuto, tecnicamente appropriati e dotati di efficacia concreta.
Ci sia però consentito dire in amicizia al Presidente Errico che, oltre all’esposto alla Procura, egli ha molti altri poteri da esercitare per contrastare la realizzazione del progettato impianto. Intanto sul piano delle iniziative giudiziarie c’è da fare ciò cui dianzi si è fatto cenno. E poi sul piano politico c’è da fare assumere al Consiglio Provinciale e alle forze politiche della sua maggioranza una precisa e formale posizione che, in linea con quanto affermato durante la campagna elettorale, dica un netto “no” al rigassificatore sia a Capobianco che in qualsiasi altro sito del territorio provinciale. Una presa di posizione questa che dovrebbe costituire la base di iniziative e di interventi della Amministrazione provinciale (per il Comune il discorso è analogo) rivolti a far giungere a tutti i livelli di responsabilità fino al governo centrale le preoccupazioni, il dissenso e la protesta delle popolazioni locali. Ed è proprio per questa via che si potrebbe registrare un fruttuoso incontro dell’azione politico-istituzionale degli enti locali col movimento di opinione che ha avuto nella grande manifestazione di protesta del 27 marzo scorso la sua più significativa espressione.
Il Forum, che nei giorni scorsi aveva chiesto al Sindaco on.le Mennitti di puntualizzare il suo pensiero sul rigassificatore, gli da atto di averlo positivamente fatto e resta in vigilante attesa delle decisioni del Consiglio Comunale e dei successivi sviluppi.
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