Brindisi, 21/07/2004
Ambientalisti al Ministro: Stop al rigassificatore
Le Associazioni ambientaliste ItaliaNostra, Coldiretti-Terra Nostra, Fondazione “Di Giulio”, Legambiente, WWF e A.I.C.S. hanno scritto una lettera aperta al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli, indirizzandola per conoscenza al Presidente della Giunta Regionale, al Ministro della Salute, al Presidente della Provincia Brindisi, al Sindaco di Brindisi, al prefetto di Brindisi, a tutti i Parlamentari del territorio ed agli organi di informazione. Ne riportiamo il testo integrale:
Egregio Signor Ministro,
come è certamente noto, il territorio di Brindisi è da anni riconosciuto come area ad elevato rischio ambientale. Questa grave situazione non è mai stata affrontata per essere risolta e quindi consentire, dopo le necessarie bonifiche delle zone inquinate e conseguenti azioni di legge, nuovi insediamenti capaci di creare un nuovo sviluppo più confacente alle caratteristiche economiche locali. Anzi è stato fatto di tutto (ignorando la realtà) per peggiorare la situazione: ad esempio di tutte le convenzioni firmate con l’Enel non ve n’è stata alcuna rispettata; il consumo di carbone e orimulsion è aumentato tanto da monopolizzare il porto causando gravi gravissimi danni ai tradizionali traffici e soprattutto a quello turistico. Per non parlare del pericolo incombente di nuovi insediamenti: torcia al plasma, termovalorizzatore (a Brindisi è già presente un inceneritore al quale vengono conferiti rifiuti anche tossici e nocivi provenienti da tutta Italia), e buon ultimo l’impianto di rigassificazione.
Nella Sua recente visita a Brindisi, più precisamente ad Ostuni -in periodo preelettorale- nella conferenza stampa presso l’Hotel Incanto, sollecitato dai rappresentanti delle scriventi associazioni, sul problema del rigassificatore, Lei ebbe a dichiarare pubblicamente che avrebbe “riaperto” il fascicolo del rigassificatore se gli Enti locali e il territorio Le avessero avanzato richiesta in tal senso. A tale affermazione fu dato ampio risalto dagli organi di informazione.
Ebbene le scriventi associazioni in un’iniziativa congiunta hanno raccolto oltre 8.000 firme su un documento che chiedeva un maggiore riguardo verso questo territorio dicendo in maniera particolare NO al rigassificatore e NO all’uso del carbone e esigendo un’inversione di tendenza nella politica industriale ed economica. Alla raccolta di firme è seguita il 27 marzo una grande manifestazione popolare con la partecipazione di oltre 4.000 cittadini e l’adesione ufficiale dei sindaci dei comuni del territorio. Ultimamente il Presidente della provincia di Brindisi ha ufficialmente definito illeggittimo il parere favorevole precedentemente espresso dall’ente, eccependo irregolarità procedurali e di fatti penalmente rilevanti, e comunque chiedendo la ridefiizione della questione. Parere negativo è stato espresso anche dal Sindaco di Brindisi che ha rilevato l’incompletezza della documentazione risultante agli atti.
Quindi, signor Ministro, riteniamo che si siano verificate quelle condizioni, da Lei ritenute necessarie, affinché si possa, da parte Sua, riconsiderare la questione rigassificatore in particolare e quella ambientale in generale. Confidiamo in una Sua pronta presa d’atto ed un intervento immediato in considerazione anche dell’urgenza del caso.
Cordialmente.
COMUNICATO STAMPA ITALIANOSTRA, FONDAZIONE “DI GIULIO” , LEGAMBIENTE, WWF, COLDIRETTI-TERRA NOSTRA, A.I.C.S. |